A Wittenberg e Eisleben, sulle tracce di Martin Lutero in Germania

Nelle due cittadine di Wittenberg e Eisleben, in Sassonia, si trovano numerose tracce della vita e dell’attività del grande riformatore tedesco Martin Lutero, incluse nel patrimonio protetto dall’UNESCO.

A Lutherstadt Eisleben (questo il nome ufficiale che ha oggi la città), sia la casa natale che quella in cui morì Martin Lutero sono state restaurate con estrema cura e ospitano cimeli che ricordano la sua vita. Di grande suggestione soprattutto il letto in cui spirò e il calco della sua maschera funeraria. Da non perdere anche la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, dove Lutero fu battezzato (il fonte battesimale è tuttora conservato) e la Chiesa di Sant’Andrea, dove tenne i suoi ultimi sermoni.

A Lutherstadt Wittenberg si possono invece visitare il convento e la relativa chiesa (nella foto) di dove il monaco agostiniano visse a lungo. Sul portone della Schlosskirche citata nel 1517 egli affisse le sue famose 95 tesi, ma essa è purtroppo andata distrutta per un incendio nel XVIII secolo. Nel 1585 è stata perciò sostituita da una porta in bronzo che riproduce il contenuto delle tesi luterane in caratteri d’oro. La tomba del riformatore è situata all’interno della chiesa di fronte al pulpito, insieme a quella di Melantone (altro riformatore, difensore delle idee di Lutero), di Federico il Saggio e di Giovanni di Sassonia.

Dopo l’inizio della Riforma protestante, Lutero visse nell’edificio dell’ex convento agostiniano di Wittenberg, situato nel cortile dell’università. La stanza al primo piano conserva ancora alcuni arredi originali.

Altri luoghi interessanti della città sono: il palazzo in cui risiedeva il Principe elettore, che oggi contiene gli archivi della città; la casa di Melantone e di Cranach e il sito in cui Lutero il 10 dicembre 1520 bruciò pubblicamente la bolla papale Exsurge Domine, su quale oggi sorge una quercia.