Weekend a Roma alla scoperta dei tesori nascosti
Di Daniele GrattieriRoma caput mundi è da sempre la definizione che più di frequente si accosta alla capitale italiana, ricca di monumenti, di storia e di tradizioni, una città che riesce sempre a incantare e a regalare emozioni uniche. Per visitare Roma non basterebbe un mese intero, perché la metropoli è davvero immensa e ogni angolo è un pezzo di storia che merita di essere fotografato e vissuto pienamente.
Il mio viaggio ha avuto la durata di un fine settimana, ma il tempo sembra sempre poco quando si ha voglia di visitare una città come Roma: oltre ad aver visitato i luoghi più famosi della capitale, ho scoperto che Roma possiede tantissimi tesori nascosti e inesplorati, di cui i turisti non parlano mai e non frequentano. Sono arrivato in aereo, e ho deciso di noleggiare un’auto presso l’aeroporto di Ciampino, giungendo nella Capitale in totale autonomia. Poi mi sono addentrato nel cuore della città.
Oltre a Piazza di Spagna, che con la sua scalinata rende magica ogni visita, oltre alle numerose fontane e al Colosseo, ho scoperto che Roma nasconde un tesoro immenso che pochi conoscono, ma che merita di essere portato alla luce e di essere pubblicizzato. Ad esempio in via Campo Marzio, al numero 48, mi è capitato di scovare per caso un cortile che non desta affatto l’attenzione, ma permette di può scendere attraverso un sotterraneo fino al luogo dove si trova la Meridiana di Augusto – il primo grande orologio pubblico di Roma.
Esplorando ancora tutte le segrete di Roma, mi sono accorto di quanti sotterranei possieda questa città, come l’acquedotto Vergine, in via del Nazareno, costruito nel 19 a.C. – unico nel suo genere e ancora funzionante dopo ben venti secoli.
Un altro luogo che ho trovato molto interessante, ma che non è frequentato da molti turisti, è l’Antica Spezieria a Santa Maria della Scala: posta al primo piano del convento dei Carmelitani Scalzi, rappresenta una fonte inesauribile per la storia della medicina, perché conserva gli attrezzi per la distillazione e gli scaffali in cui erano poste le piante medicinali.
Il percorso di visita alla Roma nascosta prevede un altro sotterraneo, costituito dalla Cisterna delle Sette Sale che ai tempi serviva per raccogliere l’acqua necessaria per le Terme di Traiano ed è ancora oggi conservata perfettamente.
Il mio itinerario nella Roma meno conosciuta si conclude con un ultimo pezzo di storia sotterraneo, il lago posto all’interno del Palazzo della Cancelleria, uno dei luoghi che i turisti ignorano, ma che vale la pena di essere visitato perché riesce a regalare emozioni uniche all’interno di un’atmosfera fuori dal tempo.
Oltre a offrire un patrimonio artistico e culturale unico nel suo genere, Roma permette anche di gustare i piatti tipici di questa tradizione millenaria, molto gustosi e imperdibili. Camminando lungo le strade della capitale è facile incontrare una taverna o ristorante che offrono piatti tipici della tradizione romana; appena ne ho visto una, mi sono precipitato dentro e ho potuto gustare le prelibatezze più famose di questa tradizione culinaria, a partire dagli spaghetti alla carrettiera (un tripudio di sapori tra il pomodoro, il tonno e il peperoncino), per poi passare a un secondo come l’abbacchio brodettato (cucinato con prosciutto crudo, uova e tanti altri odori). Per completare il pranzo in taverna, ho deciso di assaggiare delle crocchette dolci, un dessert ricco di ingredienti tra cui l’uva sultanina e la mollica di pane.
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