Volterra e l’incanto dell’alabastro
Di Nicoletta A.Volterra, con i suoi 3000 anni di storia, è una delle città più antiche della Toscana. Il centro nevralgico della città è l’elegante Piazza dei Priori (nella foto) con il Palazzo dei Priori edificato nel 1246 e modificato nell’800 con l’aggiunta di un coronamento alla sommità della torre. Oltre a varie vestigia etrusche e romane, la città conserva un caratteristico aspetto medievale, con la cinta muraria e molte belle porte, tra cui alcune di origine etrusca (la Porta all’Arco e la Porta Diana sono le più famose). Singolari i complessi delle case-torri – praticamente delle dimore fortificate – i borghi, le antiche fonti, i palazzi del Rinascimento.
Molto suggestiva la Fortezza medicea costituita da due fortificazioni (dette Rocca Antica e Rocca Nuova) unite da una cortina muraria.
Assolutamente da visitare anche la Cattedrale, in stile romanico, innalzata a più riprese tra il XII e il XIII, mentre il campanile che si erge a lato della facciata è un’elegante costruzione quattrocentesca.
Volterra è molto celebre per l’estrazione e la lavorazione dell’alabastro: qualche anno fa è stata allestita presso il Palazzo dei Priori la mostra Alabastri, scultura di luce, dove si sono potuti ammirare centinaia di pezzi a partire dal ‘700 che raccontavano la storia di questo duttile e affascinante minerale da cui sono nati autentici capolavori. Genio e maestria si sono fusi in passato (e nel presente) in oggetti d’uso come orologi, soprammobili e casse acustiche ma anche negli oggetti più preziosi come le sculture gioiello. I bagliori incantarono anche gli Asburgo, che infatti richiesero varie committenze agli artigiani volterrani. Quando l’alabastro è combinato con la luce regala trasparenze uniche, specialmente nelle lampade.
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