Visita a Messina, alla riscoperta della civiltà mediterranea
Di Claudia FallicaMessina è a nostro avviso nella rosa delle più suggestive città siciliane insieme a Catania, Palermo e Trapani. Una città di origini antichissime, che racchiude in sé anime diverse, ognuna con radici profonde. Nel corso della storia è stata terra di conquiste greche, romane, bizantine, arabe e normanne, tutte ugualmente importanti nel darle il volto unico che oggi può vantare.
Devastata da un forte terremoto nel 1908, fu ricostruita quasi interamente in stile liberty, preservando però i tratti salienti delle architetture precedenti.
E’ il caso ad esempio del Duomo, edificato nel XII secolo ma restaurato dopo la II Guerra Mondiale conservando la sua architettura normanna. Al suo interno si trova uno dei più maestosi organi polifonici d’Europa, con oltre sedicimila canne, mentre sul campanile spicca l’orologio astronomico più grande al mondo, costruito nel 1933. Ogni giorno, a mezzogiorno in punto, esso si anima grazie a un complesso sistema di movimento che dà vita a pittoresche statue rappresentanti divinità greche (una per ogni giorno della settimana), o ancora figure allegoriche che ricordano il trascorrere di ogni fase della vita (infanzia, adolescenza, età adulta, vecchiaia e morte), figure religiose (come la Vergine), astronomiche (come il movimento dei pianeti e i segni dello zodiaco) e personaggi storici importanti nella storia della Trinacria.
Altro importanti monumenti sono costituiti dalla chiesa di San Francesco d’Assisi, in stile classico, il Santuario di Sant’Antonio, che nonostante sia stato ricostruito dopo il terremoto presenta uno stile ottocentesco, la Chiesa di S. Annunziata dei Catalani, che racchiude in sé stili diversi accostati a un predominante stile tardo bizantino.
Vale la pena anche di visitare il Museo regionale, dove si possono vedere manufatti sia di epoca romana che del periodo normanno e opere artistiche come L’Adorazione dei pastori e La Resurrezione di Lazzaro di Caravaggio.
Chi ama la natura e uno stile di vacanza all’aria aperta infine, deve sicuramente addentrarsi nelle zone montuose del Parco regionale dei Nebrodi, che si estende per ben 23 comuni, dove si possono avvistare i falchi che lo popolano e ammirare la tipica vegetazione mediterranea, o visitare la meravigliosa riserva naturale di Isola Bella , considerata monumento naturale, tutelata in passato dal WWF e oggi dall’Università di Catania – tenendo presente che qui la balneazione è vigilata ma consentita. La riserva contiene un ambiente marino con una grande varietà di specie marine protette e fondali ricchi di relitti e reperti archeologici.
Infine, vale la pena di passare almeno un giorno nelle magnifiche spiagge di Taormina, fare una visita al Teatro greco, e poi alla sera, darsi allo shopping nei suoi negozi alla moda, bere qualcosa nei locali più chic, frequentati da numerosi vip, concedersi un aperitivo sulle terrazze affacciate sul mare, o cenare a lume di candela con le specialità locali di pesce, camminare per Corso Umberto gustando una cassata o un gelato preparato artigianalmente dagli abili pasticceri siciliani, o mangiare i tipici arancini!
Claudia Fallica
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