Visita alla città di Ronda, in Andalusia: la patria della corrida
Di Nicoletta A.La città di Ronda, nel sud dell’Andalusia è situata in una posizione spettacolare, adagiata com’è su un pianoro calcareo alto 200 metri e protetta dalla splendida cornice delle montagne aguzze della Serrania. Per la sua posizione quasi inespugnabile, fu uno degli ultimi baluardi moreschi fino alla presa dei cristiani nel 1485.
Ronda è un’antica città araba e conserva ancora l’impianto delle medine con stretti vicoli che si rincorrono. Il bianco è il colore che predomina nel paesaggio della città, dove gli stili si mescolano con grazia: palazzi, chiese gotiche o barocche accanto a minareti e bagni arabi. La parte antica della città è detta semplicemente La Ciudad, e ha sedotto in passato viaggiatori illustri come Hemingway, Orson Welles e il poeta austriaco Reiner Maria Rilke, che soggiornarono qui per molto tempo.
Il magnifico Puente Nuevo, completato nel 1793, è l’emblema della città. Attraversa il fiume Tago, il più lungo della penisola iberica. La leggenda (che però la storia smentisce) vuole che l’architetto che lo progettò morì cadendo nella gola mentre cercava di incidere la data di costruzione sul fianco del ponte.
Ronda è considerata la patria della corrida, con una Plaza de Toros più antica di Spagna. Tutti gli aspiranti toreri sognano di esibirsi nella piazza di Ronda. Nel mese di settembre si tengono le corride goyesche, nelle quale i toreri indossano costumi ottocenteschi, come quelli dipinti da Goya nei quadri dedicati alla città.
Molto famosi anche il Museo del bandolero, che ha la funzione di conservare alcune delle tradizioni storiche più importanti per il popolo andaluso. E infine il Museo Taurino, che percorre la storia della corrida di Ronda, rappresentata soprattutto dalla famiglia Romero, originaria della città, che vantò tre generazioni di eccezionali matadores.
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