Da Viserbella all’entroterra: viaggio tra borghi e castelli romagnoli
Di Daniele GrattieriL’entroterra romagnolo è un territorio tutto da scoprire. Gli amanti della storia, della natura e del buon cibo non avranno che l’imbarazzo della scelta: dalla Valconca alla Valmarecchia passando per la valle del Rubicone e il Montefeltro – a cavallo con le Marche – si aprono scorci di paesaggi mozzafiato, con antiche rocche che si stagliano sul fondo, testimoniando il loro ruolo di antiche roccheforti medioevali.
Sono luoghi facilmente raggiungibili anche dalle città di mare: ci si arriva in breve tempo (dalla mezz’ora all’ora di viaggio) sia con i mezzi pubblici sia in automobile. Proprio per questo motivo sono aree indicate per la classica gita fuori porta, anche in estate, quando alla “giornata tipo” in spiaggia si vuole alternare una giornata immersi nel verde della natura, a spasso nella storia, magari concedendosi un pasto tradizionale nelle locande e nei ristoranti tipici in collina.
Gita nell’entroterra romagnolo
Ecco alcune tappe che non potete assolutamente perdere per le curiosità e i misteri che celano.
E cominciamo proprio da un mistero, quello del Castello di Montebello e del fantasma di Azzurrina, la bimba scomparsa nel 1375 che ancora si aggira tra le stanze di quella che fu la sua casa. Una bimba dai capelli azzurri a causa dell’intruglio di erbe che la madre le applicava sui capelli per cercare di nascondere il suo albinismo, all’epoca ritenuto sintomo di stregoneria. Da qui il soprannome “Azzurrina” di questo fantasma che è uno dei più conosciuti in Italia: su di lei sono stati girati film e anche una puntata del famoso programma televisivo di Italia1, Mistero. Il castello è aperto anche la notte per chi non ha paura di incappare in qualche sorpresa “ectoplasmica”…
Ma Azzurrina non è il solo personaggio enigmatico della zona. A San Leo, infatti, si trova la Rocca che ospitò gli ultimi giorni di prigionia e poi la morte del conte di Cagliostro, l’alchimista che visse a ridosso dell’800 imbrogliando metà delle corti europee compresa quella francese. La Rocca di San Leo, compresa la cella tristemente famosa del conte, è un piccolo gioiello che vale la pena visitare.
Non si può certo parlare di personaggi famosi che hanno popolato l’entroterra romagnolo senza menzionare i due amanti Paolo e Francesca, citati nell’Inferno di Dante. A Gradara si trova l’imponente castello che vide nascere, sbocciare e poi finire in tragedia il loro amore. Posto a 142 metri sopra il livello del mare è avvistabile anche da lontano, con le sue mura merlate e un vero e proprio ponte levatoio. Interessante, dopo aver visitato il castello, perdersi qualche minuto tra le vie strette del borgo medioevale, costellate di negozietti e trattorie tradizionali.
A questo punto non rimane che l’imbarazzo della scelta. Da una parte si apre la Valconca con i suoi borghi incastrati tra dolci e profumate colline che lambiscono il mare, come San Giovanni in Marignano, l’antico Granaio dei Malatesta. Dall’altra la Valle del Rubicone attraversata da Cesare, dove si trovano San Mauro Pascoli (che deve il suo nome al poeta Giovanni Pascoli, che qui nacque), Savignano e Sogliano, tappa obbligata per i golosi grazie al suo formaggio di fossa, prodotto tipico ormai noto in tutto il mondo.
Non ci sono dubbi, l’entroterra romagnolo è una riserva di storia e tradizioni tutte da scoprire. Abbinare le escursioni nell’entroterra ad alcune giornate di relax in riva all’Adriatico è senz’altro la scelta migliore per gustare appieno il sapore di una terra variegata che ha molto da offrire.
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