Viaggio in Gallura: i siti archeologici che raccontano la Sardegna
Di FabioLeggiamo Sardegna e subito la nostra mente vola immaginando spiagge di sabbia chiara e acque cristalline. Nonostante questa sia un’immagine senz’altro veritiera di questa regione meravigliosa, non è l’unica. La Sardegna, oltre alle spiagge e alle zone a forte vocazione turistica, custodisce infatti anche uno scrigno di tesori archeologici che si possono trovare soprattutto in un’area particolare: la Gallura.
Raggiungere Olbia e la Gallura: 5 siti archeologici da non perdere
La Gallura e i suoi siti archeologici non sempre sono inseriti negli itinerari di viaggio in Sardegna. Eppure, questi luoghi sono fondamentali per conoscere la storia dell’isola e scoprirne volti nuovi, autentici.
La Gallura è un’area della Sardegna che si trova nella parte nord-orientale, conosciuta per la vicinanza della Costa Smeralda e per la produzione di sughero, granito e del Vermentino di Gallura DOCG. Tra i centri più noti a livello turistico ci sono per esempio La Maddalena e città come Olbia; quest’ultima, in particolar modo, vede approdare quotidianamente numerosi traghetti Livorno Olbia, una delle tratte più gettonate, o in partenza da Genova e Piombino.
Partendo da Olbia si possono raggiungere i più importanti siti archeologici del nord della Sardegna. Eccone alcuni.
1. Nuraghe la Prisgiona ad Arzachena
Arzachena si trova a circa mezz’ora d’auto da Olbia. Nelle sue vicinanze si può visitare uno dei siti archeologici più interessanti della zona, ovvero un complesso nuragico fatto da un centinaio di capanne a tholos. Si tratta di un sito che risale al XIV secolo avanti Cristo, molto particolare proprio per la tipologia di costruzione circolare.
2. Tomba dei giganti di Coddu Vecchiu ad Arzachena
Sempre nel territorio di Arzachena si trova poi la Tomba dei Giganti di Coddu Vecchiu. Il nome non ha nulla a che vedere con l’esistenza di giganti, ovviamente, ma fa riferimento alle dimensioni mastodontiche di questi sepolcri collettivi di epoca nuragica. Si pensa che proprio qui trovarono sepoltura gli abitanti del vicino villaggio di Prisgiona e che il sito sia stato costruito proprio con il granito della zona.
3. Tomba dei giganti Su Mont’e s’Abe a Olbia
Nelle vicinanze di Olbia ecco invece una tomba dei giganti diversa da tutte le altre in zona per forma e architettura. Parliamo del sito di Su Mont’e s’Abe che secondo gli esperti ha ben 4000 anni. Questa tomba collettiva, dalle funzioni anche sacre, è stata scoperta negli anni Sessanta e da allora è una delle più visitate anche dai turisti.
4. Dolmen di Luras
Nel piccolo paesino di Luras, a 45 minuti d’auto da Olbia, si trovano invece i dolmen Ciuledda e Ladas. Si tratta di tombe megalitiche che risalgono al periodo preistorico. Questi due tesori preziosi sono stati scoperti solo nel 1996; le loro origini si collocano intorno al 3200 a.C. Si pensa fossero tombe collettive, anche se un tempo i dolmen rappresentavano luoghi di culto.
5. Tomba dei giganti Li Mizzani a Palau
Palau, a circa 40 minuti d’auto da Olbia, è infine il luogo dove sorge la Tomba dei giganti Li Mizzani, considerata una delle più belle da visitare. É caratterizzata da una stele piuttosto grande posta su una pianura nei pressi del Monte Canu.
Commenta o partecipa alla discussione