Viaggio a Cuba: seconda tappa a Trinidad
Di Nicoletta A.Riprendiamo le fila del nostro itinerario a Cuba, con una visita importantissima, quasi quanto quella alla capitale L’Havana. Stiamo parlando di Trinidad, una città coloniale patrimonio UNESCO che quest’anno celebra i 500 anni dalla sua fondazione. Quella che Diego Velasquez battezzò con il lunghissimo nome di Villa de la Santisima Trinidad è oggi un vero e proprio museo a cielo aperto, con uno stile architettonico molto armonico nel suo insieme. Incastonata tra il Mar dei Caraibi e le montagne della Sierra del Escambray, ha un fascino estremo per il visitatore con gli antichi palazzi, le vie lastricate, i porticati e le piazze conservate praticamente intatte. La sua storia è estremamente interessante: dopo la fondazione del nucleo storico nel 1514 si sviluppò grazie all’azione del ricco proprietario terriero basco Francisco Iznaga, che ne fece un importante centro per la coltivazione e la lavorazione del tabacco. Nel XVIII secolo, Trinidad era una delle città cubane più importanti, con sterminate piantagioni non soltanto di tabacco, ma anche di canna da zucchero e caffè – e un porto molto attivo, protetto dai corsari.
I più begli edifici della città sono proprio del Settecento. Da non perdere la Cattedrale barocca, il Convento de San Francisco, i palazzi intonacati con colori pastello, il giardino di Plaza Mayor. E poi il Museo Romantico nel Palacio Brunet: raccoglie una bella collezione di mobili ottocenteschi e di porcellane cinesi. Alla Casa della Musica sono invece esposti strumenti tradizionali di quest’isola così amante dell’allegria, della musica e del ritmo, mentre alla Casa de la Trova si svolgono concerti ogni giorno. Passeggiando tranquillamente tra le stradine acciottolate colpiscono le grandi porte-finestre delle case – rigorosamente coperte da inferriate. La sera è consigliabile fare una capatina in Plaza Santa Ana: davanti alla chiesa ottocentesca si esibiscono sempre gruppi folkloristici.
Può essere interessante anche visitare la fabbrica di sigari cittadina, oppure visitare la valle de los Ingenios, dove si coltiva la canna da zucchero. Per chi vuole sole e mare, la spiaggia più bella nelle vicinanze e quella con la sabbia più bianca è forse Playa Ancon. Infine, per gli appassionati di fiori e piante, in direzione della famosa cittadina di Cienfuegos, si trova un Jardin Botanico fondato ai primi del 900, uno dei più ricchi delle Antille, con oltre 2000 specie tropicali.
Infine, non dimentichiamo di provare almeno una volta prima di partire il cocktail locale più famoso, chiamato Canchánchara, a base di rum, miele e limone.
Commenta o partecipa alla discussione
Cuba, la mia passione sin da quando poco più che ventenne ci sono andata con un’amica. A tutt’oggi (ho quasi quarant’anni) il viaggio più bello e indimenticabile della mia vita…