Verona non è solo la città di Giulietta e Romeo
Di Nicoletta A.Per descrivere le attrattive di una città come Verona ci vorrebbe ben altro che questa misera paginetta. Questo capoluogo del Veneto è semplicemente delizioso, pieno zeppo di tesori e di vivace cultura. Non a caso una delle città d’arte italiane preferite anche dai turisti stranieri. Vediamo in estrema sintesi quali sono le tappe essenziali per un visitatore che abbia da spendere due o tre giorni in questa città veneta. Per capire meglio la ‘stratificazione storica’ su cui si è costruita la città conviene fare percorsi mirati per epoche:
Partiamo dal centro storico, tutto contenuto all’interno di un’ansa del fiume Adige. La Verona vecchia conserva una pianta a scacchiera, chiara impronta lasciata dalla dominazione romana che iniziò nel I secolo a.C. Il ponte Pietra e le imponenti mura romane che circondano il cuore della città tra porta dei Borsari, porta Leoni e le mura di Gallieno testimoniano lo splendore dei tempi più antichi. Ma più di tutto lo fa la celeberrima Arena, uno dei più ampi anfiteatri romani tuttora conservatisi e in assoluto il più famoso teatro lirico all’aperto del mondo.
Altri grandiosi edifici veronesi risalgono all’alto Medioevo, tra questi il Duomo e la basilica di San Zeno, considerata uno dei capolavori del romanico in Italia, soprattutto per gli splendidi rilievi sul portale.
Ma l’impronta maggiore fu data alla città di Verona dalla signoria degli Scaligeri, che regnò nei secoli XIII e XIV. Il centro storico (soprattutto le splendide piazza Erbe, la piazza dei signori e piazza San Zeno), presentano magnifici palazzi nati durante la signoria scaligera, il più noto dei quali è il palazzo del Podestà. Sono costruzioni frutto della politica scaligera di ritorno ideale ai fasti imperiali, dove la combinazione del rosso dei mattoni e del marmo bianco crea un forte impatto visivo. Magnifico anche il lastricato bianco di piazza delle Erbe, al centro della quale troneggia luminosa la fontana di Madonna Verona.
La potenza e il lustro della famiglia della Scala sono testimoniati soprattutto dallo sfarzoso complesso di Castelvecchio, circondato da alte mura con sette torri perimetrali. Castel Vecchio fu fatto costruire da Cangrande II della Scala nel XIV insieme al ponte Scaligero, altro importante simbolo della città.
All’epoca della dominazione veneziana risalgono numerosi palazzi progettati dall’architetto veronese Michele Sanmicheli. Sono sue anche le porte d’ingresso alla città, come Porta Nuova, che con l’importante corso Porta Nuova è la prima veduta di Verona che si presenta a chi scende dal treno nella stazione ferroviaria omonima. Tra le altre opere mirabili di Sanmicheli, vi sono anche Porta San Zeno, palazzo Canossa, palazzo Pompei, palazzo Bevilacqua, e palazzo Della Torre.
Di fatto, però, oltre all’Arena, il monumento in assoluto più visitato della città è la Casa di Giulietta, in via Cappello, con il celebre balcone; immancabile anche la visita alla Casa di Romeo, in via Arche Scaligere e alla tomba di Giulietta, nell’ex convento dei Cappuccini, appena fuori le mura scaligere. Ovviamente non è certo che le vicende dei due amanti veronesi si siano svolte proprio in questi luoghi. Ma non stiamo a sottilizzare: vogliamo lasciare che questa città continui ad esercitare sui turisti il suo straordinario fascino romantico, fissato per sempre nell’immaginario collettivo dal genio di William Shakespeare. Patrimonio dell’umanità intera, come ha giustamente decretato l’UNESCO.
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