Ventotene e Santo Stefano: storia, natura e immersioni subacquee
Di Nicoletta A.Bastano due ore di traghetto da Formia per arrivare a Ventotene, la più piccola isola abitata dell’arcipelago delle Pontine, posta di fronte al confine tra Lazio e Campania, 40 chilometri a sudest dell’isola di Ponza.
Ventotene era già nota ai greci, che la chiamarono Pandataria o Pandateria, ma il porto romano interamente scavato nel tufo, i resti archeologici delle ville e degli acquedotti e la peschiera testimoniano l’importanza di Ventotene soprattutto ai tempi degli antichi Romani. Gli imperatori a più riprese la utilizzarono come luogo di esilio per illustri personaggi, come Giulia, la figlia di Augusto e Agrippina, nipote di Tiberio. E, come luogo di confino, Ventotene è passata alla storia anche nel periodo fascista, poiché proprio qui furono esiliate varie persone ‘non gradite’, tra cui Sandro Pertini, Giorgio Amendola, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. Questi ultimi due redassero in quel periodo il famoso Manifesto di Ventotene, che in un certo senso pose le basi per la formazione dell’Europa unita.
L’antico borgo marino, il forte torre, il maestoso carcere nella vicina Isola di Santo Stefano (a 2 chilometri di distanza) sono invece i più importanti monumenti borbonici di queste isole dell’arcipelago pontino, la cui formazione geologica ebbe inizio circa 100 milioni di anni fa a causa di grandiose eruzioni vulcaniche.
Oggi Ventotene ospita 600 residenti, ma d’estate si arriva fino a 5000 presenze. Si tratta di un’isola tranquilla, soprattutto fuori stagione, capace di regalare paesaggi incantevoli e una vacanza a stretto contatto con il mare e la natura. Bastano poche ore per girarla tutta: ha una forma allungata, lunga meno di 3 kilometri e larga fino a 700 metri. Per conoscerla bene conviene affidarsi una delle Guide dell’isola, ragazzi esperti, preparati, pieni di passione per quest’angolo di Tirreno, coperto dalla macchia mediterranea, bagnato da un mare cristallino e testimone di una storia millenaria.
Anche gli appassionati di immersioni subacquee troveranno a Ventotene pane per i loro denti, soprattutto sulla costa ovest, all’interno di un’Area marina protetta. I luoghi di maggiore interesse per i sub sono Punta Pascone (con un fondale di sabbia lavica nera e una suggestiva grotta), la Secca dell’Archetto (in mare aperto dove si trova un tunnel subacqueo ricco di spugne e anemoni di mare), la Punta dell’Arco (con due grotte a 30 metri di profondità) e volendo, anche il relitto della Santa Lucia, una nave affondata dall’aviazione durante la seconda guerra mondiale.
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