Vacanze all’estero dormendo su un divano gratis: ecco il couchsurfing
Di Nicoletta A.Ormai l’era delle cicale è finita e siamo entrati in quella delle formiche; è il momento del risparmio, o meglio della massima parsimonia nell’amministrazione del proprio denaro. Il nuovo motto per il viaggiatore incallito è: “spendere il minimo, possibilmente senza negarsi nulla“.
In questo ambito si sta facendo strada una nuova moda per il viaggio: il couchsurfing, letteralmente “saltare da un divano all’altro” (del globo). Il sito che lo ha lanciato si chiama per l’appunto couchsurfing.
Il programma è ambizioso, nonché socialmente e culturalmente utile, poiché permette di mettere in contatto reale persone da ogni parte del mondo. Questo il principio informatore: si mette a disposizione oppure si richiede una stanza o il divano-letto della propria casa o anche solo un angolo di giardino in cui piantare una tenda da campeggio. In questo modo non solo il viaggiatore risparmia moltissimo, ma ha anche la possibilità di conoscere più da vicino la vita in quella nazione.
Si entra a far parte di questa comunità registrandosi sul sito Couchsurfing con i propri dati anagrafici, la città di residenza, l’eventuale disponibilità a ospitare un membro della comunità. Ogni utente ha una pagina personale in cui viene delineato il suo profilo (età, titolo di studio, professione, interessi, ultimi viaggi e riflessioni su questi).
Quando un componente della comunità ha in programma un viaggio, contattata gli utenti più vicini alla sua meta e chiede se vi sia la possibilità di usufruire della loro ospitalità per il periodo in questione, specificando bene durata e termini della sistemazione. Non è previsto alcun corrispettivo in denaro, anche se di solito l’ospite si presenta con qualche prodotto tipico della sua patria o un piccolo regalo.
Ovviamente conviene sempre cercare sistemazione presso chi condivide passioni, idee e interessi affini ai propri per non incorrere in spiacevoli situazioni. I luoghi più gettonati del sito (che conta già oltre 14 milioni di iscritti in 200.000 città) sono Parigi, Londra, New York e Buenos Aires.
Qualche esperienza al riguardo? Lo consigliate?
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