Urbania: molto più che la città della Befana
Di Nicoletta A.Vi trovate nelle Marche? Dopo un’immancabile visita alla meravigliosa città di Urbino, si può rimanere sulle tracce della casata dei Montefeltro, dirigendosi verso Urbania, il luogo che scelsero come residenza estiva, nel fresco Appennino umbro-marchigiano.
Urbania conta circa 7000 abitanti, oggi ha questo nome, ma lo ha cambiato più volte nel corso della storia: nell’alto Medioevo si chiamava Castel delle Ripe, poi divenne Castel Durante fino al 1636 e infine Urbania, in omaggio al papa Urbano VIII.
La cittadina è molto bella, ricca di storia e arte e tutta da scoprire. Il suo centro storico, di stampo schiettamente medievale, è caratterizzato dalla presenza di numerosi portici, tanto da meritarle il nome di “piccola Bologna”.
Fin dal medioevo, Urbania è un importantissimo centro di produzione della maiolica: i suoi artigiani nel Rinascimento servivano con i loro manufatti tutte le principali corti d’Europa. Ancora oggi le botteghe di ceramica offrono articoli di grande finezza e suggestione.
Urbania è molto conosciuta come il “paese delle befane”. Oltre alla Casa Ufficiale della Befana (visitabile), qui è vivissima tutta una serie di tradizioni e di manifestazioni dedicate alla simpatica vecchietta e ai bambini.
Cos’altro vedere a Urbania?
* Il Palazzo Ducale, che i Montefeltro fecero costruire sul fiume Metauro come residenza. Vero emblema della città, ospita spesso mostre artistiche e una magnifica collezione di maioliche rinascimentali.
* Il Duomo, costruito sulle basi dell’antica abbazia di San Cristoforo del Ponte (VIII secolo).
* La Chiesa dei Morti: oltre allo splendido portale gotico, contiene al suo interno un singolare Cimitero delle Mummie, nel quale si trovano 18 cadaveri naturalmente mummificati per l’azione di una particolare muffa.
* Il Museo diocesano, con importanti sezioni dedicate alla ceramica e alle sue straordinarie cromie.
Questo è anche un territorio votato all’alta gastronomia: ci troviamo infatti nella terra del tartufo e le trattorie durantine non si dimenticano facilmente!
Commenta o partecipa alla discussione