Una visita alla Basilica di Santa Maria della Salute a Venezia
Di Marco ZanusProseguiamo con entusiasmo la nostra visita a Venezia. Dopo Palazzo Grassi, è la volta di quella che i veneziani chiamano in breve La Salute. Stiamo parlando della Basilica di Santa Maria della Salute, un capolavoro dell’arte barocca, situata nella Punta della Dogana alla fine del Canal Grande.
La chiesa fu costruita in base al progetto dell’architetto Baldassarre Longhena come ringraziamento alla Madonna per la liberazione della peste del 1630 che decimò la popolazione di Venezia. La costruzione di quest’opera richiese però più di mezzo secolo, fu consacrata nel 1687, cinque anni dopo la morte del genio che la progettò.
La leggenda narra che l’8 e l’11 siano numeri ricorrenti in questa Basilica. Infatti questi numeri si ritrovano nelle proporzioni e nelle forme dell’opera stessa, segno che il costruttore volle lasciare un messaggio preciso all’interno della Basilica: un ringraziamento per la fine della peste è rappresentato dal numero 8 (si pensa che questo numero rappresenti la risurrezione e la vita eterna), mentre la condizione universale cui versava l’essere umano davanti alla malattia è rappresentato dal numero 11 (che rappresenta il peccato capitale)
Dal punto di vista architettonico, la basilica è costruita interamente in marmo, l’esterno è di forma ottagonale con una grande cupola, sei cupolini e una moltitudine di statue; mentre all’interno sono presenti importanti opere di Tiziano e Tintoretto che impreziosiscono ulteriormente la struttura. Il visitatore che vi accede non può non provare una suggestiva sensazione di maestosità, data principalmente dalla grande quantità di luce che entra dai finestroni situati sulle cupole.
Il presbiterio e l’altare saltano subito all’occhio per le loro grandi dimensioni e per la statua che meglio di ogni altra rappresenta questa Basilica, ovvero quella che raffigura una Madonna con bimbo. Per i veneziani è un simbolo di protezione della città.
Il 21 novembre di ogni anno in occasione della Festa della Salute viene costruito un ponte temporaneo che collega le due rive del Canal Grande e permette a tutti i fedeli di raggiungere più facilmente la Basilica, per testimoniare la loro fede o chiedere un aiuto alla Madonna accendendo un cero e recitando una preghiera.
Sono molti anche i turisti che si recano a pregare qui nella speranza di essere protetti come i veneziani all’epoca della Grande peste.
Per chiunque fosse interessato a visitarla, la Basilica è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9.00-12.00 e dalle 15.00-18.00 (l’ingresso è gratuito).
Marco Zanus
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