Una gradita visita al Museo Guggenheim di Bilbao
Di Paolo MaiolinAlla fine di giugno siamo stati invitati dal Museo Guggenheim di Bilbao per visitare il museo con le sue esposizioni temporanee Riotous Baroque e L’art en guerre. Potevamo declinare l’invito?! Ovvio che no! Così, assieme ad altri blogger europei, siamo stati guidati tra le opere d’arte che il Guggenheim, opera d’arte esso stesso, custodisce.
Il Guggenheim di Bilbao è stato progettato dall’architetto canadese Frank Gehry e rappresenta senz’altro uno degli edifici più spettacolari della corrente architettonica del decostruttivismo. Pensate che il Museo occupa 24.000 metri quadrati, di cui ben 10.600 sono spazi espositivi.
L’impatto con l’ambiente circostante è molto forte, spiazzante. Paradossalmente però l’effetto non è quello del proverbiale “pugno nell’occhio” ma al contrario la struttura si fonde piacevolmente con il territorio circostante e gli infonde una certa eleganza. Ecco perché la visita, anche solo alla zona esterna del museo, risulta già un’esperienza emozionante.
Senza entrare nel museo si possono già ammirare alcune sue opere d’arte come Puppy il cagnolone ricoperto di fiori ideato da Jeff Koons o Maman, il ragno che simboleggia la maternità, di Louise Bourgeois oppure le fontane di fuoco di Yves Klein.
Durante la nostra visita, oltre alle collezioni permanenti del museo, talvolta davvero spettacolari e imponenti come The matter of time di Richard Serra, formata da enormi spirali con pareti di acciaio, abbiamo potuto osservare anche le opere delle due esposizioni temporanee che in questo momento stanno occupando i due piani superiori del museo.
Riotous Baroque – from Cattelan to Zurbarabán, tributes to precarious vitality, che durerà fino al 6 ottobre, attraverso le sue cento opere racconta il Barocco in tutte le sue accezioni e sfaccettature. Dagli oli su tela seicenteschi alle sculture contemporanee la mostra scardina la concezione più classica di Barocco come arte pomposa, ricca d’oro e di ornamenti e introduce l’accezione di Barocco come vitalità precaria.
L’art en guerre, 1938-1947: From Picasso to Dubuffet durerà invece fino all’8 settembre e raccoglie una cinquantina di opere, tra le quali alcune molto interessanti di Picasso e Kandinsky, che trattano il tema della II Guerra Mondiale.
Al Guggenheim l’arte non si trova solo nelle opere o nello spettacolare edificio ma anche a tavola. Infatti, all’interno del museo, troverete Bistrò e Nerua, i ristoranti del museo progettati nei minimi particolari, arredamento compreso, da Frank Gehry. Qui potrete deliziare le vostre papille gustative con i deliziosi piatti a una stella Michelin preparati dallo chef spagnolo Josean Alija. Non temete per il vostro portafoglio, grazie ai menù di degustazioni l’arte culinaria del Bistrò è a portata di tutti!
Siete curiosi di dare un’occhiatina al Guggenheim? Ecco qui il video della nostra visita:
E, per non farci mancare nulla, anche il video relativo alla mostra Arte en guerra:
e quello che presenta la mostra sul barocco “esuberante”:
Paolo Maiolin
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