Un viaggio in Australia: il sogno di una vita
Di Nicoletta A.Per noi europei, quello verso l’Australia forse è il viaggio più desiderato in assoluto. Nessun altro paese è così ricco di emozioni, con le sue terre incontaminate, le mete leggendarie, l’atmosfera informale e rilassata. C’è una buona notizia: l’Australia non mai stata abbordabile come oggi – nonostante la crisi economica – grazie all’apprezzamento del 20% dell’euro sul dollaro australiano. E in questo periodo siamo nel pieno dell’estate australiana, perciò sarebbe proprio il periodo giusto per partire.
Idealmente, un viaggio nel paese soprannominato Oz dovrebbe essere costituito da tre tappe: città, outback, paradisi marini. Gli spostamenti si possono effettuare con voli interni, che in Australia non sono troppo cari.
Supponiamo di sbarcare a Sydney (nella foto), capitale del New South Wales. Qui ci accoglie l’inconfondibile sagoma dell’Opera House con le sue vele parzialmente spiegate e poi l’Harbour Bridge, il maestoso ponte che solca la baia della città. Un paesaggio che lascia senza fiato, dove le strutture architettoniche moderne sono perfettamente iscritte nel paesaggio naturale. Sydney è la più antica città dell’Australia (fondata nel 1788) ed è unanimemente considerata la più bella metropoli dell’Oceania. Una città cosmopolita e piccante, ma assolutamente a misura d’uomo. La vita qui si prende per il verso giusto: nella pausa pranzo si fa un salto in spiaggia, in perfetto stile Aussie! Tra le oltre 70 spiagge della città non si possono perdere le mitiche Bondi e Manli Beach, paradisi per i surfisti che arrivano da mezzo mondo per cavalcare le onde dell’oceano. Anche la vita notturna a Sydney strega chiunque: dopo il tramonto la città si trasforma in un brulicare di luci e attrattive, locali vivaci, eventi e festival. Lo stesso accade nell’altra metropoli del paese, Melbourne, raffinata capitale dello stato di Victoria, specialmente nel cuore del suo quartiere più alla moda, Toorak, vivace, glamour, pieno di locali, discoteche e ristoranti dove si danno appuntamento giovani di ogni provenienza geografica.
La seconda tappa del viaggio saranno i selvaggi paesaggi dei Northern Territories, vere e proprie leggende per i turisti. Quando ci si trova nell’outback, i territori sconfinati nel cuore del paese, la sensazione di libertà è unica nel suo genere: lo spazio vuoto, il deserto, i paesaggi selvaggi raccontati nelle leggende tribali, nei miti aborigeni, nelle epopee dei pionieri. Da vedere assolutamente i Devils Marbles (o ‘Karlu Karlu’) giganti massi di granito arrotondato, spesso posti in posizioni di spettacolare equilibrio. E ovviamente il più famoso dei monoliti australiani, quell’Ayers Rock (o ‘Uluru’ in lingua indigena) di 9 km di circonferenza per 340 m di altezza, divenuto negli anni uno dei simboli più celebri dell’Australia nel mondo. Indicibile l’emozione si prova nel vederlo comparire davanti a sé alle prime luci dell’alba.
Infine, ci spostiamo a nord, nel Queensland, dove la barriera corallina si estende per 200 km. Qui la tappa d’obbligo è la splendida baia di Whiteheaven, il ‘paradiso bianco’ sulla Whitsunday Island. E il nome poetico non è una trovata pubblicitaria, come si capisce da questa immagine. Ci aspettano esperienze indimenticabili: splendidi fondali della Grande Barriera Corallina, atolli, nuotate su terrazze sospese sull’oceano, immersioni in purissime acque tropicali e soprattutto un po’ di meritato relax in un resort a 5 stelle.
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