Un popolo antichissimo: i Walser della Valsesia
Di FabioLa Valsesia è uno di quegli angoli d’Italia che valgono senz’altro una visita. Situata nella parte più settentrionale della provincia di Vercelli, da secoli ospita la popolazione dei Walser, che vi si insediarono intorno al XIII secolo provenienti dall’alto Vallese svizzero. Con gradualità, a ondate successive i Walser si diffusero in tutto l’arco alpino dalla Valle d’Aosta all’estremità occidentale dell’Austria.
Tutt’oggi i centri abitati di Alagna, Rima, Rimella e Carcoforo ne custodiscono numerose testimonianze storiche, grazie anche alla creazione dell’Ecomuseo della Valsesia che ha messo in rete tutti i comuni interessati dalla presenza dell’antica popolazione. La caratteristica dei Walser fu di scegliere fin dalla notte dei tempi di colonizzare i terreni più inospitali e situati in altitudine: in questo modo scelsero volontariamente l’isolamento e riuscirono a mantenere un elevato grado di indipendenza e libertà, unitamente alla sopravvivenza della lingua e delle tradizioni.
Oggi le popolazioni Walser sono sparse in nove regioni alpine e sono riunite in una Associazione internazionale che ha sede a Briga (Vallese); ogni tre anni celebrano un grande ritrovo tradizionale internazionale, il “Walsertreffen”. Da grandi camminatori quali erano, i Walser hanno lasciato un’eredità importante: una rete di percorsi di circa 800 chilometri dalla Svizzera all’Italia, dal Liechtenstein all’Austria. L’escursione a tappe permette di toccare circa 150 comunità e di attraversare territori dove le testimonianze architettoniche, storiche e culturali del popolo Walser sono ancora chiaramente leggibili. A sud delle Alpi il sentiero percorre lunghi tratti delle valli di Gressoney, di Macugnaga, Alagna, Formazza e superare passi come il Colle del Teodulo, il passo del monte Moro, del Sempione e dell’Arbora.
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