Un giorno a Certaldo, in Toscana, patria del Boccaccio

Pronti a partire? Oggi vi portiamo a Certaldo, paese natale di Boccaccio al centro di un triangolo ideale i cui vertici sono costituiti da Firenze, Pisa e Siena. E’ il primo comune fiorentino della Val d’Elsa, confina con Poggibonsi e San Gimignano, che sono invece in provincia di Siena, ma anche Pisa dista pochi chilometri da qui.

Certaldo si trova lungo quella che era la Via Francigena e la sua parte alta, il cui borgo è un vero e proprio museo a cielo aperto, rimasto praticamente identico ai tempi del Medioevo. Il luogo più emblematico è il Palazzo del Vicario, centro del potere cittadino, la cui costruzione iniziò nel XII secolo. La facciata riporta gran parte degli stemmi e gli affreschi delle casate che si sono succedute nel corso del tempo: spicca l’araldica dei Vicari, che fra il XV e il XVII secolo amministrarono tutta la valle. All’interno del palazzo, un’elegante loggia, un cortile e una chiesetta – tutto ben conservato.

Alla maggior parte delle persone Certaldo è nota per essere il luogo di nascita di Giovanni Boccaccio – autore del Decameron e non solo. La sua casa è stata in larga parte ricostruita nel dopoguerra e oggi ospita un museo e l’Ente nazionale a lui dedicato, una fondazione che raccoglie tra l’altro tutte le traduzioni delle sue opere in altre lingue.

Certaldo è circondata da viti e ulivi, in una tavolozza di colori tipicamente toscani. Qui si producono il Chianti dei colli fiorentini e un olio squisito, molto forte e denso, ottimo per condire ortaggi, legumi e arrosti.

Ogni anno per cinque giorni nel mese di luglio Certaldo si trasforma in un grande palcoscenico all’aperto per esibizioni di ogni genere: si chiama Mercantia, ed è il festival internazionale degli artisti di strada che richiama decine di migliaia di persone.