Tutti a Innsbruck, in Austria, per le migliori piste da sci, storia e cultura
Di Nicoletta A.Per chi abita nel nord-Italia, Innsbruck, capoluogo del Tirolo austriaco, è facilmente raggiungibile in giornata poiché dista soltanto 110 chilometri da Bolzano. A tutti gli altri consigliamo invece di raggiungerla con voli lastminute, per esempio di Blu Express, che serve anche l’aeroporto Kranebitten della città.
Dire Innsbruck nella stagione invernale è dire soprattutto piste da sci da altissima qualità, in una località incastonata tra le più spettacolari cime innevate delle Alpi e attrezzata nel migliore dei modi per tutti gli sport invernali, come ricorda l’imponente trampolino olimpico che è uno degli emblemi più moderni della città. Con l’antica funicolare recentemente rimodernata, si giunge nel giro di pochi minuti sulle più belle piste da sci. Il comprensorio offre quasi 300 chilometri di piste, che si snodano su percorsi di livelli diversi, in qui ognuno può trovare quello più adatto alle sue capacità. Forse non tutti sanno che Innsbruck è stato il primo centro in Europa a vedere il lancio dello snowboard, per questo qui si danno appuntamento i migliori esperti di questo sport e non è raro assistere ad esibizioni davvero spettacolari.
Però Innsbruck, in tutte le stagioni, ha molto di più da dare che non semplicemente divertimento sugli sci. Insieme alla capitale Vienna e alla vicina Salzburg, è la città che ha grandemente contribuito a scrivere la storia austriaca, anche perché nel corso dei secoli è stata molto amata da imperatori e nobili che infatti hanno lasciato importanti segni del loro passaggio.
Il tuffo nella storia inizia dall’Hofburg, il palazzo di Massimiliano I Asburgo, che all’inizio del 500 aveva stabilito qui la sua residenza estiva. Tra gli illustri occupanti del palazzo nel XVIII secolo vi fu Maria Teresa, l’illuminata moglie dell’imperatore che si rivelò una grande statista e riformatrice per l’impero austro-ungarico. A lei sono dedicate molte stanze del palazzo. Tra tanto sfarzo, nella residenza colpisce la piccola cappella ricavata in una delle antiche sale, costruita per ordine di Maria Teresa in memoria del marito Francesco I nella stanza dove morì di infarto durante il festeggiamento delle nozze di uno dei figli.
Nelle vie della città ogni angolo è curato nei dettagli, i palazzi storici sono ottimamente conservati. Tra tutti brilla, anche letteralmente il Goldenes Dachl (Tettuccio d’oro), vero simbolo di Innsbruck che vedete nella foto qui sotto. Si tratta di un erker, ovvero di un palco adornato da quasi 2600 tegole di bronzo placcato d’oro. Secondo la tradizione, da qui Massimiliano I assisteva ai tornei tenuti nella piazza sottostante.
Il mausoleo di Massimiliano I è il monumento più importante di Innsbruck, contenuto nella chiesa Hofkirche. Progettato da lui, fu però fatto costruito dal nipote. Lo circonda una imponente raccolta di statue rappresentanti gli antenati (alcuni storici ed effettivamente esistiti, altri del tutto fantasiosi, come re Artù) che paiono abbracciarlo e proteggerlo.
La sera, al tramonto, dopo una giornata passata sulle piste innevate, è gradevolissimo passeggiare nel centro, pieno di negozi, pasticcerie e tanta allegria. Dopo aver consumato tante calorie sugli sci, nessuno si sentirà in colpa nel concedersi di gustare una fetta di Sachertorte, uno strudel o una Linzer Torte.
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