Sylt e Föhr: isolette nel Mare del Nord molto amate dai tedeschi
Di Nicoletta A.Le isolette di Sylt e Föhr non sono neppure rappresentate sulle cartine dell’Atlante Zanichelli più aggiornato.
Eppure Sylt e Föhr stanno alla Germania come Capri e Ischia stanno all’Italia.
Fanno parte delle isole Frisone Settentrionali, situate davanti alla costa dello Schleswig-Holstein, non troppo lontano da Lubecca.
Isola di Sylt
Sylt è la più grande dell’arcipelago. Un tempo era una penisola, ma a causa dell’erosione marina, tuttora attiva, è diventata un’isola, lunga e strettissima. E’ collegata alla terraferma dal ponte di Hindeburg, attraversabile solo in treno.
Chi arriva qui per la prima volta qui rimane stupito dal fascino straordinario del Mare del Nord: chilometri e chilometri di maestose falesie e spiagge di sabbia finissima con chioschi arredati con vivaci poltroncine da spiaggia in vimini, atte a proteggere dal vento. Dune selvagge e un mare meraviglioso, anche se a noi mediterranei potrà sembrare freddo. Ma non lo è poi tanto: nonostante l’aria frizzante e il mare fragoroso, queste isole risentono dell’influenza della corrente del Golfo e la temperatura dell’acqua permette di bagnarsi, anche se ovviamente non per ore e ore. Il vento forte e teso fai poi di Sylt una meta amata da surfisti e windsurfer: non a caso qui ogni anno si disputa la Surf World Cup.
L’entroterra dell’isola è coperto da prati fioriti e villaggi sparsi. Oltre al centro più famoso, Westerland, vero cuore dell’isola e cittadina nota per le cure talassoterapiche, la vita sociale vivace, lo shopping, i concerti e i locali notturni, vi sono molti altri paesini. Tra questi l’idilliaco Keitum (con i graziose case dal tetto di paglia sempre accompagnate da splendidi giardini), List (famoso per il vivace porto e le ostriche), Kampen (un villaggio molto chic), Wenningsted (noto per le scogliere bianche e per una tomba preistorica in pietra), Tinnum (dove si trova un imponente castello) e Morsum, con le sue magnifiche scogliere di roccia rossa.
Su quest’isola la mente vaga libera, il corpo si rilassa, lo sguardo si perde all’orizzonte, in un tramonto che a queste latitudini d’estate arriva tardissimo. Non è un caso che Sylt sia un po’ il rifugio estivo dell’alta società tedesca.
Isola di Föhr
Se Sylt è da alcuni considerata un isola un po’ snob, Föhr è sicuramente più informale e, anche se offre meno vita notturna di Sylt, è una meta turistica molto popolare tra i tedeschi. E’ raggiungibile solo tramite traghetti che collegano il porto di Dagebüll sulla terraferma con Wyk, il capoluogo dell’isola. Föhr è chiamata anche l'”isola verde” per la rigogliosa vegetazione che può svilupparsi qui meglio che altrove grazie a una posizione che la protegge dalle forti mareggiate.
Wyk è un centro conosciuto soprattutto per le cure termali, ma tutta l’isola è deliziosa e sa premiare chi compie lo sforzo di raggiungerla con sole, dune di sabbia, bagni in mare, aria pura, sentieri e itinerari in assi di legno per passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo. Anche qui l’armonia regna sovrana, tra le vecchie case frisoni dal tradizionale tetto di canne intrecciate e i prati verde brillante sopra i terreni prosciugati dalla bassa marea. Qui c’è un’aria pungente e pulita che sembra infilarsi nei polmoni e salire al cervello per fargli una cura di giovinezza senza pari, ha detto qualcuno. E io, che per mia fortuna ci sono stata, confermo!
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