Santa Sofia a Istanbul: il gioiello del Bosforo

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Dopo ben 17 anni di restauri, nel 2010 fa sono state tolte le impalcature dalla cupola della basilica di Santa Sofia (Ayasofya in turco e  Haghia Sophia in greco, letteralmente Santa Sapienza) a Istanbul. Per secoli Santa Sofia fu il monumento più grande del mondo; ora non lo è più, ma resta uno degli edifici-simbolo della città di Istanbul ed è annoverata dal’UNESCO nel patrimonio dell’umanità.

Nei suoi quasi 1700 anni di storia, la basilica è stata un luogo di incontro e di scontro tra fede e civiltà. L’edificio originario era stato voluto dall’imperatore Costantino nel 337, ma fu poi distrutto da un disastroso incendio. Tra il 532 e il 537 l’imperatore Giustiniano ricostruì la basilica, dandole la sua ampia e sontuosa forma attuale e facendone un punto di riferimento per tutta la cristianità. Santa Sofia vide un feroce saccheggio durante la quarta crociata del 1201 e, quando Maometto II il Conquistatore nel 1453 prese Costantinopoli, la basilica bizantina venne trasformata in moschea. Ma nel 1934 Mustafa Kemal Atatürk, il padre della moderna Turchia laica, la tolse al culto musulmano per trasformarla in un museo. E tale è ancora oggi: ogni tipo di culto è vietato, anche se di tanto intanto qualche fedele musulmano tenta di stendere per terra un tappeto per mettersi pregare, viene puntualmente cacciato dagli agenti della sicurezza turca.

Questo capolavoro dell’architettura tardo-bizantina spicca tra edifici analoghi per la sua colossale cupola di 55 metri. Nella zona dell’abside e dell’ingresso vi sono altre due semicupole più piccole. L’interno è adornato da preziosi mosaici di stile bizantino, ma spiccano anche enormi scudi rotondi di legno, su cui sono dipinti in grafia araba i nomi di Maometto e dei primi quattro califfi: questi risalgono proprio al periodo in cui la basilica fu utilizzata come moschea dagli ottomani.

Se siete già stati a Istanbul, Santa Sofia vale sempre una seconda visita, anche perché i recenti restauri hanno ridato splendore a oltre 500 metri quadri di mosaici, alle decorazioni di volte e finestre alla base della cupola. Inoltre, hanno riportato alla luce nuove pitture di epoca bizantina che erano rimasti coperti per secoli.


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