San Leo: storia, mistero, arte

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San LeoIl panorama che si gode da San Leo è quanto mai suggestivo: da qui lo sguardo arriva ad abbracciare la vicina e celeberrima Repubblica di San Marino e, correndo lungo la vallata del Marecchia, giunge fino al mare. Siamo al confine tra le Marche e la Romagna, ad appena una trentina di chilometri da Rimini.

La fortezza e le sue torri dominano dall’alto il paesino di San Leo, un luogo di grande fascino. Qui, in questo angolo della Val Marecchia, dominato per secoli dai signori di Montefeltro, si può ammirare l’austera bellezza della Pieve dedicata a Santa Maria Assunta. A pochi metri, la sagoma della Cattedrale di San Leone, frutto di maestranze romanico-lombarde, risalente al 1173. Alle sue spalle la Torre campanaria, che svetta sulla cima del Monte della Guardia. Da vedere anche il Museo di Arte Sacra allestito nel Palazzo Mediceo e poi, sparsi sul territorio comunale, i ruderi di vari castelli (soprattutto quelli di Pietracuta e di Piega) e conventi (per esempio quello francescano di S. Igne e quello domenicano di Monte). Da non dimenticare la chiesa di Montemaggio, con un pregevole soffitto in legno a cassettoni.
Ma il nome di San Leo è soprattutto legato alla rocca: impenetrabile, inaccessibile, fortezza e carcere a un tempo. La fortezza si presenta come un forte inespugnabile visto dall’esterno e una spietata prigione agli occhi dei suoi condannati. Così lo vide anche il più illustre dei personaggi in esso reclusi: il conte di Cagliostro, alchimista, massone e taumaturgo della fine del 700 condannato alla prigione e alla tortura dal tribunale dell’Inquisizione. La sua cella e il letto di morte sono ancora visitabili, così come stampe e oggetti appartenuti a questo famoso filosofo esoterico che si prese gioco di mezza Europa. C’è anche una mostra d’armi e una rassegna di strumenti di tortura dell’Inquisizione. Un po’ macabra, ma assai educativa.

La cittadina ha certamente giocato un ruolo importante nella storia italiana: ospitò tra gli altri Dante e San Francesco d’Assisi. In fondo, a San Leo c’è un po’ di tutto: tanta storia, arte, religiosità e un pizzico di mistero.

Ma non è solo una città d’arte: per gli sportivi e i più coraggiosi, esiste anche una-avio superficie dove è possibile volare in aliante, mentre dalle rocce del monte San Severino è possibile lanciarsi con il parapendio.

1 commento su “San Leo: storia, mistero, arte”
  1. Gianni ha detto:

    Se vlete visitare questa meravigliosa fortezza e trascorrere qualche giorno di vacanza non troppo distante conosco un hotel veramente carino, dove ho mangiato da Dio e non ho speso tanto, è l’hotel Missouri di Igea marina ecco il sito http://www.hotelmissouri.net


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