Rovigo e la magia del Polesine
Di Daniele GrattieriIl Polesine è un vasto territorio tra l’Adige e il Po, famoso per l’instabilità del territorio, purtroppo molto soggetto ad alluvioni, ma anche per la ricchezza storica e artistica che si riscontra in numerosi siti tra cui castelli, ville e musei.
Questa bella terra fu infatti a lungo contesa tra gli Estensi e la Serenissima, che vi costruirono castelli e ville per mostrare la loro potenza e grandezza.
Il capoluogo del Polesine, Rovigo, è una piacevole città d’arte, che i circuiti turistici dovrebbero riscoprire.
Cosa vedere a Rovigo
* Piazza Vittorio Emanuele (nella foto), una delle più antiche della città. Ha una pianta trapezoidale ed è lastricata in trachite, come spesso avviene nel Veneto.
* Piazza Fetonte: prende il nome dal personaggio figlio del Sole che, secondo la Mitologia, inesperto nel guidare i cavalli del padre, cadde nel Po.
* Il Museo dei Grandi Fiumi (in piazza San Bartolomeo), racconta l’archeologia e la vita tra Po e Adige.
* La Rotonda, santuario ottagonale costruito per la Madonna del Soccorso in cui si trova un ciclo di affreschi dei migliori pittori veneti del 600.
* Piazza Garibaldi.
* Piazza della Repubblica.
Altre visite interessanti nella provincia e nel Polesine sono ad Adria, un tempo affacciata sul mare, in cui passava la Via Popilia romana. Prima ancora vi si trovava un insediamento etrusco e prima ancora uno greco, che commerciava l’ambra proveniente dal Baltico. La sua storia è testimoniata in un bel Museo Archeologico Nazionale, ricco di collezioni interessanti.
Ad Arquà Polesine si trova un bellissimo castello, ora edificio comunale. Fu costruito come fortificazione nel XII secolo, poi divenne una dimora gentilizia nel 500 – un canale disegna un cuore intorno a esso. All’interno un ciclo di affreschi su temi mitologici visti con occhio rinascimentale.
Una delle costruzioni più belle della zona è Villa Badoer, risalente al 1570, costruita lungo il canale Scortico, in passato navigabile tra Ferrara e Venezia. Opera del Palladio che rientra nel patrimonio UNESCO, è un edificio molto armonico che presenta un corpo centrale con colonnato e timpano, delle barchesse semicircolari ai lati, un salone passante, un piano nobile, begli affreschi.
A Fratta Polesine, che tra l’altro ha dato i natali a Giacomo Matteotti, si trova la più grande necropoli europea dell’Età del Bronzo, come testimonia il Museo Archeologico.
A Badia Polesine è invece da visitare l’Abbazia benedettina della Vangadizza, del X secolo, una bella costruzione di cui rimangono una chiesa, un chiostro e un affascinante campanile pendente.
Infine, una parola sulle specialità gastronomiche: il territorio offre magnifici prodotti come l’aglio polesano, il radicchio, l’insalata di Lusia, il riso. Specialità della zona sono le salsicce all’aceto con polenta e radicchio, il risotto con fagioli e i gnocchi con la cannella.
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