Rotterdam: una città creativa e futurista
Di Nicoletta A.A Rotterdam ho trascorso una giornata intera, ma francamente mi ricordo solo la zona portuale, di dimensioni spropositate: più di un’ora di auto per percorrerla da un’estremità all’altra. E poi mi ricordo le matje (anche conosciute come Hollandse Nieuwe), così si chiamano le aringhe crude che, a dispetto di quanto si potrebbe pensare, sono una vera delizia per il palato.
Però sono passati quasi dieci anni dalla mia visita, e ho letto che nel frattempo la città è mutata molto e che oggi ha ben altro da offrire.
Pare che il volto di Rotterdam stia cambiando completamente, con grattacieli scenografici e ponti che ne ridisegnano i panorami. La città è tutto un cantiere, ma in realtà lo è stata sempre, fin dal dopoguerra. La Rotterdam “del passato” era stata infatti rasa al suolo dai bombardamenti e fin da allora la scelta fu non ricostruire nell’antico stile olandese, ma di reinventare una città all’insegna della modernità. Così oggi, con la sua architettura ardita, Rotterdam è quanto di più simile esiste in Europa a Manhattan o a Shangai. Molti edifici sono proprio “fuori dagli schemi”: le più famose di tutte sono le Kubuswoningen (nella foto), una vera e propria sfida alla gravità e anche al buon senso.
Rotterdam è perciò la città che farà felici gli amanti dell’architettura futurista, e anche gli investitori immobiliari, poiché il prezzo delle abitazioni nei quartieri più innovativi e nelle zone in via di riqualificazione è in continuo aumento.
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