Riccione e dintorni: il fascino indiscusso dei borghi medievali

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castello di gradara

Origini antiche ed un fascino che non passa di moda. Riccione, cuore pulsante della Riviera romagnola, vanta un bellissimo centro città ed itinerari di grande interesse fra il mare e l’entroterra.

Amata dai giovani per l’inclinazione glamour, che la contraddistingue da sempre per le tante occasioni di divertimento, la presenza di locali alla moda e lo shopping griffato, Riccione è un ambiente ideale anche per le coppie con o senza figli. La Perla Verde dell’Adriatico offre strutture ricettive per tutti i gusti, una garanzia in termini di ospitalità e confort.

Cosa vedere a Riccione e dintorni

riccione
riccione

Il lungomare pedonale, ciclabile e straordinariamente ricco di verde, è solo il preludio alla proposta ricca di servizi e strutture che offre la spiaggia, caratterizzata da una sabbia finissima un mare dall’azzurro intenso ed un ambiente frizzante.

In città sono molte le occasioni da dedicare allo svago a partire dall’itinerario liberty, riservato alla scoperta delle ville realizzate fra la fine dell’800 e i primi del secolo scorso.

Lasciato il centro, il borgo antico, le botteghe storiche, ed il circuito commerciale di viale Ceccarini, può risultare interessante raggiungere l’entroterra dove ad accoglierci sono i borghi medievali.

Inerpicandosi verso la collina a fare da stupendo spazio apripista all’entroterra è il Castello degli Agolanti. Antica residenza della famiglia Angolati oggi l’ampio spazio viene utilizzato come luogo dedicato ad ospitare mostre, e iniziative culturali ad ampio spettro.

Alle spalle del castello si apre un mondo dal fascino indiscusso e misterioso, costellato di antichi castelli ed un territorio verdeggiante dove si perdono a vista d’occhio vigneti, colline e splendidi borghi, da dove non è inconsueto godere di uno splendido affaccio sul mare.

A poca distanza da Riccione, nel raggio massimo di 20 chilometri, si può andare alla scoperta di Gradara, Mondaino, Montefiore, Montescudo e San Marino.

La decisione di visitare l’entroterra ci porta a conoscere più da vicino l’area medievale di Montefiore Conca, collocata proprio al centro della Valconca. A lasciare senza fiato il turista è la splendida vista sulla costa di cui si può godere da Montescudo, il borgo da sempre conteso da Montefeltro e Malatesta.

Famoso da tempo per il palio del Daino, l’interessante rievocazione storica in abiti antichi, è Mondaino che ospita un bellissimo castello malatestiano, dove ha sede il Museo Paleontologico.

Di borgo in borgo ci si può avventurare fra le fronde del parco naturale del Marano, inserito nell’area del Rio Marano, fra Coriano e Ospedaletto. Si può scegliere di visitarlo a piedi, percorrendo i tanti sentieri alberati, oppure optando per un mezzo di trasporto ecologico come la bicicletta. L’area è indicata anche per chi ama muoversi a cavallo.

A poco meno di 20 chilometri da Riccione gli amanti dei tour sotterranei possono trovare l’ingresso delle grotte di Onferno, un’area di 750 metri dove ha fissato la dimora una delle più popolose colonie di chirotteri d’Italia.

Itinerario tra Romagna e Marche sulle orme di Paolo e Francesca

Castello di Gradara

Sia in estate, ma ancora meglio quando il clima è ancora mite come in autunno o in primavera, la terra che si frappone tra Emilia e Marche è adatta a itinerari culturali di estremo interesse.

Oltre alle celeberrime rocche di San Marino e San Leo, proponiamo un percorso che tocca i luoghi in cui vissero gli amanti Paolo e Francesca, quelli di cui parlò in maniera indimenticabile Dante ne La Divina Commedia con le parole da tutte conosciute Amor, ch’a nullo amato amar perdona.

Questa, tra storia e leggenda, la vicenda dei due famosi amanti, posti dall’Alighieri nel girone dei lussuriosi all’inferno. Francesca da Polenta era di Rimini, mentre Paolo Malatesta era nato a Verucchio. Con un matrimonio concordato che doveva siglare soprattutto un’alleanza politica tra le due famiglie, Francesca fu data in moglie a Gianciotto, il rozzo e anziano fratello di Paolo. Ma per un malinteso Paolo e Francesca si innamorarono e la gelosia unita all’orgoglio ferito portò Gianciotto a uccidere entrambi.

La storia è così avvolta nel mistero che non si conosce neppure il luogo del duplice omicidio. Perciò sono vari i borghi che si contendono l'”onore” di aver fatto da palcoscenico per la vicenda romantico-tragica: c’è chi parla della rocca di Castelnuovo presso Meldola e la Rocca Malatestiana di Santarcangelo di Romagna (entrambi in provincia di Forlì-Cesena). Ma i due luoghi più verosimili sono i seguenti:

* il Castello di Gradara (nella foto), nell’omonimo comune marchigiano. Siamo davanti a un grandioso edificio-fortezza di origini medievali con un alto torrione e circondato da due cinte murarie, ai cui piedi si sviluppa un borgo storico. Sia la rocca che il villaggio sono particolarmente suggestivi la sera; dal mastio la veduta sulla vallata è spettacolare, poiché giunge fino all’Adriatico da un lato e al monte Carpegna dall’altro.

* la Rocca di Verucchio, chiamata anche Rocca del Sasso – che costituisce una delle più grandi e meglio conservate costruzioni malatestiane. E’ situata all’apice di uno sperone di roccia che sovrasta il paese e domina la vallata. Questa è la patria dei Malatesta, che consideravano Verucchio la loro casa. Qui nacque il Martin Vecchio, il Malatesta da Verucchio citato da Dante, padre di Gianciotto e Paolo il Bello. I Malatesta lasciarono la rocca solo nel 1500 con Sigismondo, che preferiva abitare a Rimini, centro del potere. Poco distante, a Villa Verucchio, si trova un chiostro bellissimo in un convento (un tempo romitorio) dove fece tappa anche San Francesco. Qui il santo avrebbe piantato e fatto rinverdire il suo bastone di cipresso, che ancora oggi svetta nei suoi 25 metri a ricordare quel miracolo. I botanici, confermando la leggenda, lo ritengono vecchio di almeno 700 anni.


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