Residenze fiorentine: visita a Palazzo Vecchio
Di Erica VenturaEretto in piazza della Signoria tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, Palazzo Vecchio è il simbolo del potere civile della città di Firenze. Nel corso del tempo è stato oggetto di numerosi interventi di ampliamento e il suo aspetto attuale si deve in buona parte alle opere di ristrutturazione e decorazione interna avvenute intorno alla metà del XVI secolo, quando Cosimo I de’ Medici ne fece la sua residenza. Il nome deriva dal fatto che nel 1565 la corte si trasferì in un nuovo palazzo, Palazzo Pitti. Nel 1871 divenne poi sede del Comune cittadino.
Dal punto di vista architettonico, rappresenta la sintesi dell’edilizia civile trecentesca cittadini, oltre ad essere uno dei palazzi più conosciuti d’Italia. La facciata principale è caratterizzata da una finitura a bugnato ed è divisa in tre piani con bifore neogotiche, aggiunte nel Settecento a sostituire quelle preesistenti. Alla sommità è presente la merlatura di tipo guelfo (squadrata) mentre sulla torre è di tipo ghibellino (a coda di rondine).
Al suo interno ospita un museo e sontuose sale affrescate, tra le quali il Salone dei Cinquecento, la Cappella di Eleonora con dipinti di Agnolo Bronzino, la Cappella dei Priori. Tra le opere più importanti, le statue del Genio della Vittoria di Michelangelo e Giuditta e Oloferne di Donatello, oltre a una pregevole collezione di dipinti e sculture medievali e rinascimentali donata da Charles Loeser al Comune di Firenze.
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