Qualche giorno a Oporto: una festa per gli amanti del vino liquoroso
Di Nicoletta A.
Lasciate passare un mesetto, giusto il tempo di archiviare neve e ghiaccio e poi prendete in considerazione un weekend nella bella città portoghese di Oporto.
Cominciamo subito con un chiarimento linguistico: siamo noi italiani che chiamiamo Oporto questa città, includendo nel nome quello che in portoghese è l’articolo che sempre l’accompagna: ‘O Porto’ (o Porto é uma cidade portuguesa) come ‘La Spezia’ o ‘L’Aquila’, tanto per intenderci. Il noto vino liquoroso che noi chiamiamo porto si chiama in portoghese Vinho do Porto: infatti esso, pur prodotto dai vitigni della valle del Douro, prese il nome della città da cui veniva maggiormente esportato.
Porto è una città di antichissime origini, con uno spirito industrioso e industriale, la “capitale del Nord” del Portogallo, in eterna rivalità – più o meno scherzosa – con Lisbona. Oltre alla sua importanza per il lavoro, è anche una città di grande fascino e cultura.
Il centro storico di Porto è Patrimonio dell’umanità per l’UNESCO: in effetti è splendidamente conservato e noto in tutto il mondo per le numerose chiese barocche. Particolarmente suggestiva la cattedrale della Sé, di origini romaniche, ma con un chiostro gotico (ornato da un meraviglioso rivestimento di azulejos, le tipiche piastrelle quadrate blu e bianche decorate a mano), mentre il suo interno è decorato con lavori d’intaglio rinascimentali e barocchi. Un edificio molto imponente, che domina tutta la città come una vera e propria fortezza.
Da vedere anche la chiesa di Santa Clara, edificata all’inizio del XV secolo, è parte dell’omonimo monastero e si distingue per i lavori d’intaglio ricoperti d’oro e le ricche decorazioni in piastrelle nella zona del coro.
Anche la chiesa di São Francisco merita sicuramente una visita, mentre tra gli edifici civili di maggiore interesse ricordiamo la Borsa, costruita nel 1842.
Più recente nel tempo, ma altro emblema della città è il Ponte de Dom Luis, in acciaio, opera di Gustave Eiffel, che attraversa il Douro. Questo fiume nasce nella regione dell’Alto Douro, anch’essa patrimonio UNESCO, dove si produce vino da quasi 2000 anni e il paesaggio è di straordinaria bellezza. Il porto è prodotto con 21 diverse varietà di uve a cui i commercianti inglesi ebbero la brillante idea di aggiungere brandy o alcol etilico durante il processo di fermentazione: fu così che nel XVII secolo fu inventato questo vino liquoroso.
Tutti coloro che visitano Oporto non possono esimersi dal visitare le cantine di Vila Nova de Gaia sulle rive del Douro, dove corposi e robusti vini rossi e più delicati vini bianchi dell’Alto Douro invecchiano ancora oggi in botti di rovere. Ovviamente, una degustazione è d’obbligo e sempre gradita.
Cos’altro vedere a Porto? Sicuramente Ribeira, il quartiere affacciato sul fiume dove si possono esplorare le strade tortuose su cui si affacciano facciate coloratissime. Di sera è qui che bisogna cercare ristoranti e locali.
E poi il Mercado do Bolhão, dove si trovano prodotti fragranti come pane caldo, formaggio e olive. Un ottimo modo per iniziare la giornata a Oporto!
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