Principali tappe di un viaggio in Baja California (Messico)
Di Nicoletta A.La Baja California è l’estrema propaggine della California statunitense, una penisola stretta, lunga circa 1600 km che appartiene al Messico ed è bagnata da un lato dalle spumeggianti onde blu del Pacifico e dall’altro da quelle più verdi, calde e tranquille del Mar di Cortes.
Baja California, spesso abbreviato in “Baja“, è una delle 32 entità federative (stati) del Messico.
Una sola grande strada la percorre, la Carretera Federal n. 1, che va da Tiguana al confine con gli USA fino a Cabo San Lucas all’estremo sud, zigzagando tra i due mari, in una terra quasi completamente desertica, molto selvaggia, ricca di colori, tra distese infinite di cactus e baie solitarie.
Itinerario in Baja California
Partendo dagli Stati Uniti e, viaggiando verso sud, si incontra una prima zona desertica punteggiata da rigogliosi cactus a candelabro e brulli cespugli. La prima tappa importante è l’oasi di San Ignacio, colonia fondata dai gesuiti, come testimonia la bella chiesa. Qui si trovano palme di ogni tipo: da cocco e da datteri, soprattutto.
Scendiamo ancora verso sud ed entriamo in un paesaggio più vulcanico, tra canyon polverosi che si insinuano curvando tra rocce scolpite dal vento. Arriviamo al pittoresco pueblo di Santa Rosalia, il cui nome fu a lungo legato ai ricchi giacimenti minerari, ma che ora ha ceduto il passo all’attività del porto. Santa Rosalia fu una conquista francese, come ancora testimonia la ben mantenuta chiesa progettata niente meno che da Gustave Eiffel.
Siamo ormai sulla costa del mare di Cortes, molto pescoso (soprattutto di calamari e polpi), dalle lunghe spiagge incontaminate sulle quali si assiste a tramonti infuocati. La nostra prossima tappa è Mulegé, altra oasi verdissima, dove si trova una bella Missione e varie spettacolari spiagge nella Baia Conception.
Proseguendo lungo la costa, arriviamo a Loreto, antica capitale della Baja California fino all’800 quando fu distrutta da un uragano. Loreto conserva un’aria tranquilla di provincia, pur essendo un’importante meta turistica. Nelle sue architetture colorate e nelle botteghe degli artigiani si vede come si fondo bene il suo passato coloniale e la cultura indios.
Da Loreto si può partire per un’escursione sulla vulcanica Isla Coronado, oasi naturalistica sia per la vegetazione sia per i magnifici fondali.
Riprendiamo il viaggio tornando sulla costa del Pacifico e facendo tappa ad Adolfo López Mateos, le cui tiepide acque sono state scelte dalle balene per l’accoppiamento: per questo sono perennemente invase da orde di turisti per il whale watching.
Altri 200 km ci separano da Todos Santos, situata proprio sul tropico del Cancro. La città è piena di artisti, creativi e hippy americani, che qui cercano il ritmo lento, veramente messicano. La bella cittadina è famosa per il suo Hotel California, che si dice abbia ispirato il gruppo musicale degli Eagles nella loro notissima canzone, ma forse si tratta solo di una leggenda.
Scendiamo ancora sino a Cabo San Lucas, la zona più turistica e frequentata in assoluto, una sorta di enclave USA, molto rumorosa e trafficata, piena di resort, residence e villaggi turistici. Un po’ di quiete e un’atmosfera più autentica si può trovare nel vicino villaggio di San José del Cabo, con le facciate dipinte in colori pastello.
Il viaggio sta volgendo al termine. E’ ora di risalire verso nord, in direzione della capitale La Paz. Una città di 200.000 abitanti, molto raffinata, dalla vivace vita culturale. Fondata da Cortez nel 1532 ha un centro storico coloratissimo, un dedalo di viuzze, botteghe artigiane, mercati con prodotti locali. E’ molto apprezzata per le belle spiagge il buon pesce. La sera tutta la gente si riversa sul lungomare, il Malecon: 5 chilometri di ristoranti, bar e negozi. In strada uno struscio di auto piene di giovani che percorrono la via a passo d’uomo, con la musica a tutto volume.
Commenta o partecipa alla discussione
VORREI SAPERNE DI PIU SU QUESTO VIAGGIO, SE POTETE DARMI INFORMAZIONI PIU DETTAGLIATE GRAZIE ASPETTO RISPOSTA CORDIALI SALUTI MASSIMILIANO