Piombino, gli Etruschi e la buona tavola

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piombinoPiombino è il secondo porto toscano dopo quello di Livorno e rappresenta un punto di snodo importante per il trasporto passeggeri, in particolare per le rotte verso l’isola d’Elba (per maggiori informazioni, leggi qui), da cui è separata solamente dallo stretto di Piombino. In origine questo scalo veniva utilizzato per lo scarico del ferro estratto dalle miniere dell’Isola suddetta per poi essere trasportato in tutta Italia.

L a città di Piombino ha origini molto antiche. Fu infatti fondata dagli Etruschi che le conferirono il nome di “Populonia”, nome ora di una frazione della città che ospita la maestosa Fortezza o Castello di Populonia. Situata su una rocca che affaccia sul golfo di Baratti, a nord di Piombino, l’imponente struttura vanta un possente torrione a pianta rettangolare da cui è possibile ammirare un panorama mozzafiato delle isole dell’arcipelago toscano.

Accanto al Torrione, fu costruito nel 1400 il Rivellino, una fortificazione semicircolare edificata a scopo difensivo sotto la signoria di Rinaldo Orsini.

Oltre ai percorsi storici Piombino offre anche percorsi naturali per gli amanti del verde, come il Parco Costiero della Sterpaia, una rara foresta umida, ricca di querce secolari e piccoli animali che si affaccia sul mare.

A proposito di mare, non si può non citare la splendida spiaggia di Baratti che si trova sull’omonimo golfo e che costituiva un importante porto in epoca etrusca. Il colore nero-argenteo della sabbia è legato alla presenza di minerale ferroso nell’isola e i suoi riflessi sotto i raggi del sole rendono questo angolo di natura ancora più suggestivo.

Per chi ama i piaceri della vita, Piombino offre anche una serie di eventi enogastronomici durante tutto l’anno. Un esempio è “Agosto con gusto”, un viaggio alla scoperta dei sapori della terra e del mare, o la Sagra del pesce a luglio e la Sagra del carciofo ad aprile. Inoltre è possibile percorrere la strada del vino della costa degli Etruschi per un viaggio nella campagna toscana alla scoperta di fattorie, cascine e agriturismi immersi nel verde dove è possibile acquistare i prestigiosi vini DOC.

1 commento su “Piombino, gli Etruschi e la buona tavola”
  1. archeo ha detto:

    La spiaggia di Baratti corrisponde al sito archeologico di Populonia dove gli etruschi per centinaia di anni lavorarono i metalli. Insomma nelle vicinanze della citata spiaggia c’erano gli altiforni dell’epoca. Insomma un caso simile a Taranto con l’Ilva. Gli etruschi facevano ovviamente una lavorazione molto rozza e lasciarono montagne di scarti di lavorazione. Durante il primo conflitto mondiale in mancanza di materiali ferrosi tali residui di epoca etrusca furono parzialmente utilizzati per l’industria bellica italiana…


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