Perdersi a Dublino
Di Annamaria SepeDublino è una città originale e pacata, proprio come coloro che la abitano: te ne accorgi subito quando, cominciando un lunga passeggiata da O’Connell Street tra persone di tantissime nazionalità diverse ti trovi davanti allo Spire: una specie “spillone” argentato alto 12 metri e largo 3, nonché simbolo della città.
Attraversi l’O’Connell Bridge e ammiri il Liffey, il fiume che taglia in due la città, e che, nelle sporadiche giornate di sole la illumina, con i suoi riflessi.
Imboccata Grafton Street ti trovi davanti la statua di Molly Malone una giovane e procace pescivendola la cui controversa vita è narrata dall’omonima canzone, inno non ufficiale della Città.
Una piccola fermata alla National Gallery of Ireland al cui interno è possibile scovare inaspettati capolavori: Velázquez, Goya, Picasso, Mantegna e Caravaggio sono solo alcuni degli artisti le cui opere sono conservate a Dublino.
Grafton è costeggiata da bei negozi, e mentre la si attraversa non si può fare a meno di gradire la musica dei vari artisti che allietano i passanti in cambio di qualche moneta.
Si arriva poi a San Stephen’s Green, il parco al centro della città. I suoi piccoli laghi attraversati da suggestivi ponticelli ospitano cigni ed anatre e ispirano infinita tranquillità.
Proprio una capitale a dimensione umana, come ribadiva la nostra Donata in questo post.
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