Pasqua a Barcellona: alcuni consigli utili
Di Nicoletta A.Barcellona e la Spagna in generale danno il meglio di sé in primavera, quando le temperature sono miti, la natura è in piena fioritura e abbondano i motivi per festeggiare. La Semana Santa, ovvero i sette giorni che precedono la Pasqua sono dense di eventi molto cari alla popolazione di una nazione strenuamente cattolica. Tra l’altro, visitare il capoluogo della Catalogna nel periodo festivo ha il vantaggio di trovare una città molto tranquilla e silenziosa, perché gran parte dei residenti approfitta del ponte per una vacanza fuori porta.
La settimana santa a Barcellona e nella Spagna del sud è ricca di processioni. La più spettacolare è forse quella che si svolge la Domenica delle Palme nella città vecchia: si chiama La Burreta e rappresenta l’entrata di Gesù Cristo a Gerusalemme su un puledro d’asino. Tutti i devoti rispondono sventolando rami di ulivo sbiancato. Le altre processioni della settimana sono dedicate a Nuestra Señora de las Angustias, a Nuestro Padre Jesús del Gran Podere a María Santísima de la Esperanza Macarena. Si svolgono nel Barrio Gótico e sulle celeberrime Ramblas.
Il periodo di Pasqua non è invece ideale per lo shopping e la visita dei musei, che di solito chiudono dal Venerdì Santo al Lunedì dell’Angelo. I monumenti da visitare comunque non mancano e sulle nostre pagine ne abbiamo già parlato diffusamente.
Per quanto riguarda la gastronomia, viene rispettata la regola cattolica di evitare la carne il Venerdì Santo; ma non per questo il palato sarà insoddisfatto, perché potrà deliziarsi con vari manicaretti a base di pesce, soprattutto di baccalà. Il dolce catalano di Pasqua per antonomasia è la Mona de Pascua, una grossa ciambella che per tradizione viene regalata dal padrino e dalla madrina a figliocci – ma i turisti possono regalarla a se stessi! Non mancano poi le uova di cioccolato e dei dolcissimi bocconcini fatti con pasta di zucchero e chiamati pestiños.
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