Da Mattinata alle Tremiti: itinerario sul mare del Gargano
Di Nicoletta A.Da grandi appassionati di mare cristallino come siamo, torniamo a parlare del Gargano, il meraviglioso sperone verde proteso nell’Adriatico che ha da offrire al visitatore un’ampia varietà di ambienti naturali.
Oggi partiamo da Mattinata, un comune il cui territorio è compreso all’interno del Parco Nazionale del Gargano, nel Golfo di Manfredonia. Una posizione privilegiata, in una conca piena di ulivi e su una costa meravigliosa.
Mattinata si estende su due colline, Coppa Madonna e Castelluccio; a nord della cittadina si eleva il Monte Sacro, dove si trova la spettacolare Abbazia benedettina della Santissima Trinità, affidata al FAI per il restauro dopo un censimento tra i luoghi del cuore nel 2012. Costruita tra il X e l’XI secolo in stile romanico, era una delle più importanti di tutto il Sud Italia. Ebbe origine da un romitorio di monaci. Oggi se ne possono ammirare i suggestivi ruderi (le mura di cinta, vari capitelli e archi).
Proseguiamo lungo la costa in direzione est, tra rocce bianche e mare blu. Poco lontano da Mattinata incontriamo l’affascinante Baia delle Zagare, nota per le sue acque limpide e due suggestivi faraglioni, ma su tutto il tratto che conduce a Vieste abbondano falesie, grotte e anfratti meravigliosi.
Dando uno sguardo dall’alto alla baia di Pugnochiuso, arriviamo a Vieste, sulla punta estrema del Gargano. Un borgo che si estende nel mare come una piccola protuberanza costituita da tre baie separate da due punte. Il centro storico della cittadina è davvero suggestivo: su tutto domina il castello svevo con le sue antiche mura. Da vedere anche la cattedrale romanica e la bella chiesa di S. Francesco. E poi naturalmente le spiagge di sabbia dorata, con acque pulitissime e fondali meravigliosi. Per chi fosse interessato all’archeologia, consigliamo una visita alla necropoli paleocristiana La Salata, costituita da una serie di circa 800 grotte in varie posizioni, con numerosi loculi fra ruscelli e ponticelli: sarà un viaggio nel tempo di oltre 2000 anni.
E poi, arriviamo al porticciolo di Vieste, da cui partono anche i traghetti per le Isole Tremiti. Le isole Tremiti sono una meta imperdibile per chi cerca una vacanza romantica, rilassante, mare cristallino e contatto strettissimo con la natura. L’arcipelago è composto da cinque isole ubicate a una decina di miglia dalla costa del Gargano e a circa venti da quella molisana, costituiscono parte del Parco Nazionale del Gargano, come Riserva Naturale Marina. Per questo motivo l’area costiera e i fondali sono inviolabili e perfettamente conservati.
Come raggiungere le isole Tremiti?
Esiste un servizio di helibus/elicottero da Foggia, ma i costi sono alquanto elevati. Più convenienti sono invece i traghetti, che dai porti della Puglia, del Molise e dell’Abruzzo raggiungono rapidamente San Nicola e San Domino. Per la precisione si può partire, come già detto, da Vieste e Rodi Garganico, oppure da Termoli e Vasto e scendere sull’isola di San Nicola oppure su quella di San Domino (le due compagnie tra cui si può scegliere sono Tirrenia e NLG). Da Termoli la motonave parte in tutti i giorni dell’anno, mentre gli altri porti offrono corse stagionali da luglio a settembre. La scelta tra San Nicola e San Domino è quasi irrilevante, poiché le due isole distano poche centinaia di metri tra loro e gli spostamenti tra l’una e l’altra possono avvenire mediante taxi o barca a noleggio.
Cosa vedere una volta sbarcati alle Tremiti
Il minuscolo arcipelago è costituito cinque isolette: San Nicola, San Domino, Cretaccio, Capraia e Pianosa. Come forse avrete già capito, le Tremiti sono la mèta ideale per chi cerca una vacanza da sogno, rilassante e a strettissimo contatto con la natura.
* San Nicola è la più importante delle isole Tremiti, sotto il profilo artistico e storico. Vi troverete la tomba di Giulia Minore (che era la nipote dell’imperatore Augusto e fu confinata qui per essersi macchiata adulterio), oltre a torrette, fortificazioni, chiese e chiostri della fortezza-abbazia di Santa Maria a Mare. Intorno all’isola di San Nicola, è possibile cimentarsi in immersioni e pesca sportiva.
* San Domino è invece l’isola più estesa (più di 2 chilometri quadrati) e ospita una vegetazione fitta costituita da pini d’Aleppo e lecci. Da molti è considerata la più bella delle Tremiti a livello di paesaggio e attrattive naturali. Su San Domino si trova l’unica spiaggia sabbiosa dell’arcipelago (Cala delle Arene).
* Su Caprara non si trovano né case né alberi, ma soltanto erbe e piantine (specialmente i capperi – a cui deve il nome), fiori e tantissime Aves Diomedee (volatili della famiglia delle berte, simili ai gabbiani). Nell’area che sta tra il faro di Punta Provvidenza e Punta Secca e Caprara sono vietate la pesca subacquea e la navigazione, mentre le immersioni sono consentite previo permesso delle autorità.
* Pianosa è situata a maggiore distanza dalle altre quattro ed è una minuscola isola parzialmente invasa dall’acqua, senza vegetazione e senza abitanti. Le acque del suo mare sono però molto ricche di fauna, ma purtroppo in esse è vietata la balneazione, la navigazione e qualsiasi forma di pesca.
* Il Cretaccio è in realtà soltanto uno scoglio argilloso, che costituisce una specie di suggestivo ponte naturale tra San Domino e San Nicola.
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Vorrei informazioni per una escursione alle Tremiti partendo da Mattinata.
Vorrei informazioni anche io su escursioni alle tremiti da mattinata