Marche ecosostenibili tra spiagge, natura e progetti innovativi
Di Daniele GrattieriLa regione Marche, perla dell’Adriatico, spicca sempre di più nel panorama internazionale, soprattutto a livello turistico, ed è sempre più apprezzata da visitatori e investitori stranieri.
Il sentore di questa crescente popolarità è percepibile chiaramente già da alcuni anni e la riprova è arrivata nei giorni scorsi da alcune illustri testate giornalistiche inglesi, che hanno dedicato testi e gallerie fotografiche alle bellezze del territorio, amplificate da un’eccellente qualità della vita e un grande interesse verso l’eco-sostenibilità.
La regione Marche è meno conosciuta, ma non ha nulla da invidiare alle più celebri Toscana e Liguria, si legge su The Guardian.
Le Marche effettivamente sono una regione completa sotto ogni punto di vista: la natura offre panorami straordinari sia ad alta quota che sulla costa, tutelati e valorizzati attraverso la formula della riserva naturale protetta, che caratterizza molte aree del territorio.
Dagli antichi e suggestivi borghi perfettamente conservati si snodano percorsi turistici che scendono sino alle belle e attrezzate spiagge della costa. Qui si trovano ampie distese di sabbia bianca finissima alternate a calette rocciose e selvagge, riscontrando il favore di ogni tipologia di turista, da quello che ricerca il relax e il riposo all’insegna della comodità, a quello avventuroso che ama stare immerso nella natura incontaminata.
Una regione per tutti i gusti e tutte le tasche, dunque, che nell’ultimo periodo ha avviato una serie di iniziative e progetti volti a migliorare sensibilmente la sostenibilità ambientale di strutture e attività di ogni genere, utilizzando le tecnologie più avanzate in tema di sviluppo territoriale sostenibile per salvaguardare l’ambiente e migliorare il più possibile la qualità della vita di abitanti e visitatori.
Innovazione eco-sostenibile: il progetto Ecocittà
Da questo punto di vista uno dei progetti urbani più interessanti è rappresentato da Ecocittà (www.ecocitta.com), un intero quartiere a impatto zero che sta sorgendo al posto di un’area industriale dismessa nel comune di Porto Potenza Picena, in provincia di Macerata.
Una grande opera in cui convergono investimenti stranieri e italiani gestiti da Namira e che intende far leva sul potenziale del territorio e creare un nuovo modello di sviluppo urbanistico basato sul pieno rispetto dell’ambiente circostante e sull’ottimizzazione delle risorse energetiche.
La realizzazione del progetto
L’unicità di Ecocittà nel panorama edilizio è data dal fatto che la sostenibilità ambientale è favorita al massimo sin dall’inizio della realizzazione dell’opera: infatti, sono stati recuperati e riciclati tutti i materiali residuali dell’abbattimento dei precedenti edifici industriali.
Il primo degli obiettivi che si sta realizzando è quello di non occupare altro terreno agricolo o comunque destinato ad aree verdi, sfruttando una vecchia zona industriale in disuso, su cui sorgeranno edifici a bassa emissione.
Tutti i moduli abitativi previsti, dai bilocali più economici alle villette in vendita vista mare, saranno caratterizzati da classi energetiche A oppure A+, costruiti con materiali geotermici e alimentati con energia green, perlopiù fotovoltaica. L’utilizzo di materiali e strumenti rigorosamente “a filiera corta”, sta dando un ulteriore impulso alla sostenibilità in tutte le fasi di realizzazione del progetto.
La trasformazione del territorio avverrà anche grazie al ripristino di aree verdi e spazi comuni all’interno del quartiere Ecocittà, con una proporzione sorprendente: i nuclei abitativi e commerciali infatti, occuperanno solo il 51% dell’intera area (su cui prima sorgeva un’azienda produttrice di ceramiche) mentre il restante 41% diventerà un parco di quartiere ed ospiterà una piazza.
Il progetto Ecocittà prevede sia la vendita di abitazioni private che di negozi e attività commerciali. Grazie a un accordo con il comune una parte delle unità abitative sarà venduta in regime di edilizia convenzionata a prezzo calmierato.
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