L’uso del mobile tagging nei musei
Di Nicoletta A.Il Mobile Tagging o MobTag (che letteralmente significa ‘apposizione di etichette per dispositivi mobili’) è una tecnologia relativamente recente e sempre più diffusa che consente di rilevare gli SmartCode (ovvero codici a barre a matrice bidirezionale) mediante la fotocamera del cellulare.
Questi codici a barre bidimensionali (alcuni esempi nella foto) rappresentano l’evoluzione dei codici a barre monodimensionali comunemente utilizzati in commercio, poiché contengono più informazioni di questi ultimi. Per poter acquisire gli smartcode, oltre alla fotocamera integrata, il telefono cellulare deve consentire una connessione a Internet ed essere dotato di un plug-in specifico per la lettura dei MobTag, grazie al quale sul cellulare può arrivare un testo riferito al codice fotografato.
Nel campo commerciale il Mobile Tagging è utilizzato per consentire l’accesso alla scheda di un determinato prodotto che si desidera acquistare: quando la fotocamera inquadra un codice bidirezionale, il cellulare effettua una connessione Internet e compare la pagina web con tutte le informazioni multimediali utili (testi, video, immagini).
Ma quando i MobTag vengono collocati in prossimità di monumenti o zone turistiche, danno la possibilità di accedere a informazioni molto utili, che fanno un po’ da “guida” al visitatore. Nei musei il MobTag rende più attivo il rapporto tra l’utente e le informazioni su quel determinato oggetto o bene culturale.
Inoltre, i testi ricevuti sul cellulare non solo rendono più chiaro e vivo il rapporto uomo-opera d’arte, ma permettono anche di personalizzare i contenuti e di interagire meglio con essi. Per esempio, grazie ai MobTag si può creare un percorso di visita guidata in un castello o in una pinacoteca.
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