L’isola di Murano a Venezia: millenaria arte del vetro e non solo

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Nel nostro settimanale appuntamento con Venezia, oggi visiteremo Murano. Partendo da Piazzale Roma o dalla Stazione con la linea dedicata DM dell’Actv raggiungeremo l’isola in soli 19 minuti.

In realtà non si tratta di una sola isola, bensì di un piccolo arcipelago di sette minuscole terre emerse – collegate tra loro da ponti – che sorge a nord-est di Venezia lungo il canale dei Marani e che, con i suoi 4500 abitanti in soli 1,17 chilometri quadrati di superficie risulta essere uno dei centri più popolosi della Laguna.

Murano fu uno dei tanti centri fondati dagli abitanti di Altino in fuga dalle invasioni barbariche. In passato l’isola godeva di molta autonomia, tanto che a partire dal 1275 fu retta da un proprio podestà ed ebbe la possibilità di creare delle leggi ad hoc, garantite da un Maggior Consiglio. E persino di coniare una propria moneta, l’Osella.

L’isola ospitava ben diciotto luoghi di preghiera tra parrocchie, monasteri e conventi, purtroppo quasi tutti distrutti da Napoleone. Oggi ne rimangono solo tre funzionanti: Santa Maria e Donato (nella foto in alto), San Pietro Martire e Santa Maria degli Angeli. Di alcuni altri altri sono rimasti dei resti.

Altra costruzione importante è il Faro di Murano: anche se la sua posizione è e non direttamente sul mare, il suo fascio di luce, potenziato grazie a un gioco di specchi e rivolto alla Bocca di Porto del Lido, agevola il rientro delle navi durante la notte.

Ma, come tutti sanno, l’importanza dell’isola nel contesto storico-economico di Venezia è sicuramente data dalla lavorazione artistica del vetro, iniziata con un decreto della fine del XIII secolo che costringeva le fornaci presenti a Venezia a trasferirsi a Murano per scongiurare il ripetersi degli incendi che più volte avevano colpito il centro storico.

Concentrare le vetrerie a Murano servì alla Serenissima per controllarne meglio l’attività, evitando di disperdere la preziosa arte che la rese famosa in tutto il mondo. I mastri vetrai erano di fatto obbligati a vivere sull’isola, che non potevano lasciare senza un permesso speciale. Molti però riuscirono a fuggire nonostante i divieti imposti loro, esportando all’estero le loro celebri tecniche.

Un’esperienza molto emozionante per chi visita Murano (in inverno) potrebbe essere quella di assistere, all’interno delle vetrerie più grandi, alla creazione di capolavori da parte di qualche mastro vetraio.

Altra tappa di grande interesse storico-artistico è il Museo del Vetro, situato in Fondamenta Marco Giustinian, all’interno di un palazzo in stile gotico, ex sede del Municipio, in cui si possono ammirare oltre 4000 oggetti che testimoniano l’evoluzione di questa stupenda arte dagli albori fino ai tempi moderni. Il museo è aperto tutti i giorni tranne il mercoledì, dalle 10 alle 16 (il biglietto costa 5,50 euro) ed è possibile contattare la segreteria telefonando al numero +39 041 739586.

Marco Zanus


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