L’Isola Gough e l’Isola Inaccessibile: un privilegio per pochi visitatori
Di Nicoletta A.Appartengono al Regno Unito, ma si trovano nell’Atlantico Meridionale e furono in realtà scoperte nel XVI secolo da navigatori portoghesi l’isola di Gough e l’isola Inaccessibile (Inaccessible Island), entrambe incluse nel Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Sono due delle quattro che compongono l’arcipelago britannico di Tristan da Cunha, dipendente dalla colonia di Sant’Elena – resa famosa dall’esilio di Napoleone I.
L’isola di Gough è un territorio vulcanico di soli 55 chilometri quadrati, in gran parte incontaminato, che fa parte della fascia climatica temperata fredda e ospita una delle colonie di uccelli marini più estese al mondo, che trovano luogo ideale per la nidificazione tra le scogliere scoscese. Fatta eccezione per una stazione meteorologica in cui vivono alcuni operatori provenienti dal Sudafrica, l’isoletta è disabitata. Il suo grande valore sta nell’ospitare una fauna e una flora ricchissime con specie e varietà endemiche uniche al mondo.
E’ ovviamente altrettanto interessante l’ecosistema dell’isola Inaccessibile, formata da un vulcano estinto e distante dall’isola principale dell’arcipelago (Tristan da Cunha) circa 45 chilometri. Deve il nome al fatto che la prima spedizione che la raggiunse non riuscì a entrare al suo interno – impresa che riuscì ad altri in seguito.
Gough Island è un isola è di difficilissimo accesso, poiché non vi sono porti o luoghi adatti all’ancoraggio, a parte un piccolo approdo nella Quest Bay sulla costa orientale dell’isola. Le visite turistiche non sono consentite, ma sarebbe comunque impossibile addentrarsi in un terreno così ripido dalla vegetazione densissima e senza sentieri tracciati. E’ perciò possibile soltanto navigare attorno ad essa.
Le cose stanno in maniera un po’ diversa per l’isola Inaccessibile, nonostante il nome: essa è visitabile in giornata partendo dall’isola Tristan da Cunha con una piccola crociera a cui segue una visita guidata a terra.
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