L’Isola delle bambole, il santuario più trash del Messico

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Qualora doveste passare per il Messico vi proponiamo una location sicuramente insolita, Isla de las Muñecas, l’Isola delle bambole, che si trova sul lago Teshuil, fra Xochimilco e Città del Messico. No, cari lettori di sesso maschile non si tratta di una specie di harem, né di un’esposizione en plein air di eleganti bambole da salotto, care lettrici! Ci troviamo davanti a una specie di santuario. Il visitatore che approda qui si troverà di fronte a bambole che giacciono qua e là, alcune appese (dalle foto sembrerebbero proprio impiccate), alcune poggiate a terra, altre adagiate su altari di pietra. Per la maggior parte si tratta di bambole vecchie e ormai rovinate dal tempo e dagli agenti atmosferici.

Leggenda vuole che proprio nel canale che passa di fianco all’isola annegò una bambina la cui anima sarebbe rimasta imprigionata nel nostro mondo – cosicché il suo corpo non trovò mai degna sepoltura. Così, l’unico abitante dell’isola, Don Julian Santana, per placare lo spirito inquieto della bambina, una cinquantina di anni fa, iniziò ad appendere alcune bambole sui rami degli alberi.

A poco a poco, gli abitanti dei villaggi vicini, incuriositi dalla peculiarità che stava assumendo l’isola, iniziarono a visitare questo bizzarro luogo portando spesso in dono le bambole che avevano in casa per rendere omaggio a quello spirito così sventurato.

Come ogni leggenda che si rispetti, poi, anche questa si è evoluta in una nuova. Pare infatti che queste bambole abbiano delle proprietà taumaturgiche, insomma una sorta di acqua di Lourdes in versione trash. Mah. Spirito o non spirito, proprietà miracolose o no, l’isola delle bambole merita sicuramente una visita; se non altro potrete fare degli scatti Instagram che i vostri amici vi invidieranno!

Paolo Maiolin


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