Tra le suggestive rovine di Jerash (Gerasa), in Giordania
Di Nicoletta A.Jerash è l’attrazione più visitata in Giordania dopo la meravigliosa Petra. Per chi fa base ad Amman, la capitale, è visitabile in giornata raggiungendola in auto, in taxi o autobus (dista circa 50 chilometri).
Siamo di fronte a uno dei siti archeologici meglio conservati nel Medio Oriente e nel mondo, con preziose vestigia greche e romane. La città, che sorge sul fiume Wadi Jerash, fu probabilmente fondata da Alessandro Magno, ma raggiunse il massimo splendore durante la dominazione romana, soprattutto nella seconda metà del I secolo dopo Cristo. Quando nel IV secolo il cristianesimo divenne la religione principale dell’impero, la città conobbe una nuova fioritura con la costruzione di svariate chiese. Anche l’epoca bizantina le fu favorevole. Poi sopraggiunsero l’invasione persiana e un violento terremoto che la devastarono. Così le rovine di Gerasa restarono sepolte per secoli, fino alla riscoperta ai primi dell’Ottocento.
Che cosa vedere a Jerash?
Le attrattive certo non mancano. Imponenti sono le porte della città e straordinariamente suggestiva è la maestosa Piazza Ovale, che era il cuore pulsante della città. La piazza è circondata da una cinquantina di colonne in stile ionico. Da essa inizia il Cardo Maximus, una via pavimentata lunga circa 800 metri, a occidente della quale si trovano gli edifici più importanti, come l’Agorà e le Terme. All’altezza dell’incrocio con il Decumano Maximus si trova l’enorme Teatro settentrionale. Di dimensioni altrettanto imponenti è l’Ippodromo, che poteva ospitare anche 15.000 spettatori. Vi si svolgevano soprattutto corse di cavalli, ma anche gare di atletica e altri sport.
Del Tempio di Diana, che nell’antichità era considerato il monumento più bello della città, restano una decina di colonne in stile corinzio ben conservate. Da non perdere anche il Ninfeo, una fontana ornamentale costruita alla fine del II secolo d.C.
Risalgono al periodo bizantino (VI secolo d.C.) la chiesa di San Giorgio, chiesa di San Giovanni e la chiesa di Cosma e Damiano), oltre alla Cattedrale eretta nel IV secolo sul sito che era stato il Tempio di Dioniso.
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