Le piramidi della Nubia, in Sudan
Di Nicoletta A.Il periodo ideale per un viaggio nel Sudan va da ottobre ad aprile. Nel resto dell’anno le temperature possono raggiungere picchi di 50° C, decisamente troppi per un europeo. Precisiamo subito col chiarire che, prima di partire è opportuno consultare il sito del Ministero degli Affari Esteri, www.viaggiaresicuri.it per informarsi sulle condizioni di sicurezza del momento in quello che, per quanto affascinante, resta un paese africano ad elevato rischio.
Detto questo, speriamo di stuzzicare un po’ la vostra curiosità per un viaggio realmente alternativo, in un paese che avrebbe tanto bisogno di risollevarsi anche grazie al turismo. Per il momento esiste solo un limitato numero di strutture, alcune situate sul Mar Rosso e altre nei siti egizi della Nubia.
I siti egizi di Nubia
Questa regione non presenta problemi di sicurezza come altre zone del paese, ad esempio il Darfur. A differenza di altri paesi di lingua araba, qui non sarete neppure troppo assillati da venditori, intermediari e mendicanti che cercano di farvi cacciare fuori del denaro. Nella Nubia, poi, non si corrono rischi sanitari di particolare rilievo, mentre nel Darfur e nelle regioni meridionali si registrano molti casi di malaria, febbre gialla e dengue.
Ma torniamo alla Nubia: a partire dal 2000 a.c., nel Medio Regno, la Nubia fece parte dell’antico Egitto. Era un territorio ricco di miniere, che forniva l’oro ai faraoni e permetteva il passaggio delle merci dall’Africa nera: soprattutto schiavi, avorio e pellami.
Con la decadenza del Nuovo Regno, in Nubia si venne a formare uno stato autonomo, il Regno di Napata, che nel 747 a.C. conquistò tutto l’Egitto, trasferì la capitale a Tebe e creò la dinastia dei Faraoni Neri.
Cosa si può visitare in questa regione?
Potete salire sul Jebel Barkal, una montagna sacra di arenaria con pareti a precipizio (nella foto in alto). La vostra salita sarà accompagnata dal volo circolare degli uccelli rapaci. Dalla cima vedrete chiaramente la cittadina di Karima, la necropoli egizia e il sinuoso percorso verde del Nilo nel deserto. Ai piedi della montagna potrete visitare le vestigia del tempio di Amon, costruito dai faraoni del Nuovo Regno nel 1200 a.C. e un altro sacrario meno noto, ma bellissimo, scavato nella roccia con affreschi e bassorilievi. Non lontano potete visitare le tombe di El Kurru, con pareti affrescate e geroglifici policromi, molto simili a quelli della Valle dei Re di Luxor.
Oltre a Jebel Barkla, l’altro sito significativo della Nubia è costituito dalla necropoli di Meroe (qui a fianco), che fu fino al 250 d.C. capitale dell’omonima civiltà. Per raggiungerla si deve attraversare più volte il fiume Nilo su vecchi traghetti, insieme a asini e cammelli. Un’esperienza forse non proprio glamour, ma che vi permetterà di incontrare gli ospitali e bellissimi nubiani, con cui potrete comunicare e forse condividere dei datteri. Se vi arrivate all’alba, Meroe sarà una visione da sogno: quaranta affilate piramidi in uno stile misto egizio-greco-romano con bassorilievi e tempietti che affiorano nella sabbia rossa.
Quanto può costare un viaggio di questo tipo? Calcolate circa 450 euro al giorno a persona. Raccontateci le vostre esperienze nei commenti!
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