Le antiche grotte di Ajanta del Maharashtra, India: patrimonio UNESCO
Di Nicoletta A.
Tra le visite più emozionanti di un classico itinerario turistico in India, vi sono sicuramente le grotte di Ajanta, nello stato del Maharashtra (India centro-occidentale), scavate nella parete rocciosa di una scarpata a forma di ferro di cavallo.
Risalgono con tutta probabilità al II secolo a.C., me rimasero abbandonate per svariati secoli per essere riscoperte solo all’inizio del XIX secolo. Oggi sono annoverate dall’UNESCO tra i beni patrimonio dell’umanità poiché contengono dipinti e sculture di fondamentale importanza per l’arte religiosa buddhista e più in generale per l’arte pittorica monumentale.
Le grotte sono si raggiungono dopo circa due ore di viaggio dall’antica città di Aurangabad. Ventinove grotte scavate nella roccia durante il corso di migliaia di anni esclusivamente con piccoli strumenti manuali, come scalpelli e martelli.
Come dicevamo, le grotte più antiche risalgono al secondo secolo a.C. Alcune di esse sono viharas (monasteri con santuario) e sono composte da una grande sala da cui si dipartono le varie stanzette nelle quali vivevano i monaci. Alcune di queste stanze hanno letti di pietra, con un cuscino sui quali i monaci poggiavano la testa.
Nello scolpire la roccia vulcanica gli artigiani la cesellavano meticolosamente poco alla volta, fino a creare delle colonne nei punti in cui era necessario un sostegno, sia nei porticati-veranda esterni che all’interno.
Altre grotte sono dei chaityas (templi), straordinariamente simili alle cattedrali cristiane, con soffitti a crociera e colonne di roccia decorate.
Pareti e soffitto sono meravigliosamente decorati con pitture monocromi e policromi. La maggior parte di questi dipinti ha più di 1500 anni. E’ straordinario pensare che dieci secoli prima del rinascimento europeo, questi anonimi artisti sapevano già usare prospettiva, profondità e realismo nelle loro pitture. Le espressioni e le emozioni catturate sui volti sono straordinariamente reali e moderne. Molti sono degli jataka, ovvero storie che narrano le vite del Buddha.
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