L’arena di Nîmes e il ponte del Gard: splendide vestigia romane nel sud della Francia
Di Nicoletta A.L’anfiteatro di Nîmes (chiamato in francese les Arènes) è considerato il meglio conservato al mondo della sua epoca (I secolo). Curiosamente, fu trasformato in una fortezza durante il periodo medioevale, mentre oggi ospita regolarmente spettacoli di tauromachia.
Sempre in ambito di romanitè, a Nîmes è possibile visitare la Maison Carrée, un tempio che dominava il foro della città antica, oggi invece usato per ospitare proiezioni di film storici in 3D.
Sulla stessa piazza si affaccia il Carré d’Art, museo d’arte contemporanea disegnato da Norma Foster.
Nella città ci sono altri resti della colonizzazione romana: la Tour Magne, ubicata sulla collina che domina Nîmes e le rovine del tempio di Diana nei seicenteschi Giardini della Fontana.
Ma è fuori della città, precisamente a nord est che si trova il possente Pont du Gard, un acquedotto a ponte fatto costruire da Marco Vipsanio Agrippa, genero dell’imperatore Augusto, nel 19 a.C. Si tratta di un’opera molto ardita per l’epoca, che attraversa maestosamente la valle rocciosa del fiume Gard.
La costruizione è formata da tre piani, con arcate disposte in maniera leggermente sfalsata. La fila inferiore ha sei archi di grandi dimensioni. Il piano intermedio ne ha undici, trentacinque sono invece gli archi più piccoli, larghi circa 5 metri, che compongono il piano superiore e sostengono la conduttura. L’acquedotto, danneggiato gravemente nel V secolo e ricostruito nel XVIII, è annoverato dall’UNESCO tra i patrimoni dell’umanità ed è sicuramente uno degli acquedotti romani meglio conservati in assoluto.
Ma per tornare alla vita di città, segnaliamo a chi volesse visitarla, il mercato coperto de les Halles, che ha luogo ogni mattina dalle 6.30 alle 13.00. Sui banchi, tra la varietà di merce, trionfano aromi e spezie, ma il mercato è celebre soprattutto per la vendita di brandade (merluzzo sott’olio, con aglio, latte e crema).
Un’altra specialità gastronomica che trovere solo qui è la gardianne de taureau, carne di toro marinata nel vino: è il classico piatto per gli appassionati delle corride. Sempre per restare sul discorso delle golosità, da non perdere i croquants al gusto di limone e miele, la cui consistenza obbliga ad ammorbidirli in vino dolce.
Infine, un’ultima chicca per gli appassionati di botanica: a circa 50 km da Nîmes merita una deviazione il giardino La bambouseraie de Prafrance (anche noto come La bambouseraie d’Anduze), realizzazione del sogno di Eugène Mazel, commerciante di spezie che qui, nel 1856, iniziò a piantare piante asiatiche. Oggi vi si può ammirare l’unica foresta di bambù giganti d’Europa.
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