La Sardegna meno conosciuta: itinerario da Ozieri a Thiesi
Di Nicoletta A.Oggi vi portiamo in una parte della Sardegna conosciuta con il nome di Logudoru-Meilogu, una regione linguistica nella quale si parla un dialetto che ha mantenuto stretti legami con il latino. Siamo nell’entroterra sassarese, una zona meno battuta dal turismo di massa, ma non per questo priva di attrattive naturalistiche e storico-culturali.
Il nostro viaggio parte da Ozieri (nella foto), 45 chilometri a sud di Sassari. Vi si trovano un Museo archeologico (nel convento della chiesa di San Francesco), il complesso barocco di San Francesco e le grotte di San Michele, risalenti al 3400 a.C., utilizzate dagli abitanti preistorici come luogo di culto e necropoli. Bella la cattedrale neoclassica, con i suoi dipinti del Cinquecento, e la chiesa di Santa Lucia, in cui si trova un crocifisso ligneo spagnolo del XIV secolo.
Proseguiamo verso sudovest e facciamo una deviazione a Ittireddu, dove inizia la zona archeologica dei nuraghi, con una necropoli e l’antica fontana ‘E Baule’. Da visitare anche il Civico museo archeologico ed etnografico di Ittireddu.
Tornando sulla statale, passeremo per una zona ricca di nuraghi, come quelli di Mores, presso il complesso “Sa Cuguttada”. Bonànnaro, Borutta, che conserva nel suo centro una bella basilica medievale dedicata a San Pietro di Sorres fino ad arrivare a Thiesi. Qui sorge uno dei nuraghi più imponenti della zona, il Santu Antine, anche conosciuto come Reggia nuragica. Nella cittadina di Thiesi stessa si può anche visitare con piacere la chiesa barocca di Santa Vittoria, con un campanile poligonale.
Altre belle escursioni da Thiesi sono quelle per Torralba, che ospita il Museo della Valle dei nuraghi del Logudoro-Meilogo, ricco di reperti che vanno dall’età del bronzo al medioevo. Passiamo poi alla località di Bonorva, dove merita una visita il museo archeologico dedicato alla civiltà nuragica e al periodo dell’antica Roma: tra i reperti vi sono delle pietre miliari romane, delle stele puniche ed elementi provenienti dalla vicina necropoli sotterranea di Sant’Andrea Priu. Infine, altri 10 chilometri di strada per un salto a Pozzomaggiore, nelle cui vicinanze si trova la bella chiesa romanica di San Nicolò di Trullas, semplice ma preziosa, in conci di calcare e arenaria.
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bello sono zone meno conosciute della Sardegna ma che meritano di essere conosciute. Complimenti a voi 🙂
Mi piacerebbe andare a visitare questa zona della Sardegna. Ho visto su che ci sono degli hotel nelle vicinanze dove poter alloggiare e volevo sapere da voi quale sarebbe il più indicato per stare con la famiglia (ho due bambini), grazie.