La rocca di Mistra, gioiello archeologico del Peloponneso
Di Nicoletta A.Mistra (o Mistrà, ma meglio ancora con il suo nome greco, Mystras) è una località della Laconia, nel Peloponneso a un tiro di schioppo dall’antica Sparta (e a circa 250 chilometri da Atena). E’ costruita sul fianco del monte Taigeto e costituisce uno dei tanti siti UNESCO della Grecia, grazie alle sue suggestive rovine archeologiche.
La storia di Mistrà non risale però all’antichità greca, bensì al Medioevo: fu fondata dal principe franco Guglielmo II di Villehardouin come città fortificata per salvaguardare il suo potere in Grecia. Poco più di un decennio più tardi fu catturata e ceduta all’impero bizantino e conobbe grande splendore nel periodo in cui fu governata da Kantakousino e dalla famiglia dei Paleologos. Fino al 1460 fu un centro spirituale, artistico e culturale di notevole rilievo – anzi, in alcuni periodi fu forse la seconda città per importanza dopo Costantinopoli.
Che cosa vedere a Mistra? La chiesa più antica è la Metropolis di San Dimitri. A nord dell’insediamento si trovano i resti di un monastero con due chiese: Agioi Theodoroi (del XIII secolo) e la piccola chiesa di Hodegetria o “Aphentikon”, del 1311. Quest’ultima è una basilica a tre navate decorata con affreschi dai colori brillanti risalenti al XIV secolo e coperta da una cupola. Da vedere anche il magnifico Monastero di Pantanassa, costruito nel 1428 come ultimo grande edificio dell’insediamento. Conserva vivaci affreschi ricchi di particolari ed è tuttora abitato da suore.
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