La magia senza tempo delle Cascate del Niagara
Di Nicoletta A.Chiunque visiti Toronto in Canada oppure la città di Buffalo negli Stati Uniti non può non dedicare una giornata alle celeberrime cascate del Niagara, che segnano il confine tra l’Ontario e lo stato di New York. Nel Nordamerica le Niagara Falls sono la più classica delle destinazioni per i viaggi di nozze (o almeno lo erano fino a qualche decennio fa: molta della loro fama era dovuta alla pellicola cinematografica Niagara, girata nel 1953 dal regista Henry Hathaway, con nientepopodimeno che Marilyn Monroe come protagonista.
Niagara è il fiume che collega il lago Erie con il lago Ontario. Il suo nome deriva da un termine in lingua irochese che significa ‘acque tuonanti’. E le cascate altro non sono se non l’acqua che colma il dislivello di più di 50 metri esistente tra i due laghi: circa 157 milioni di litri d’acqua al minuto che precipitano nel fiume Niagara con un frastuono poderoso. Una meraviglia della natura che decine di milioni di turisti ammirano ogni anno, da vari secoli a questa parte.
Le cascate hanno un fascino diverso in ogni stagione dell’anno: d’estate il cielo azzurro, il riverbero dell’acqua e i colori del perenne arcobaleno illuminano lo spirito; d’inverno il clima ultrarigido di queste latitudini le trasforma in un’enorme e abbagliante massa di ghiaccio candido. Perfino quando piove le Niagara Falls sono qualcosa di magico per gli occhi. Di notte sono illuminate in maniera suggestiva da una serie di potentissime lampade poste sul lato canadese. Secondo i criticoni si tratta di una trovata un po’ kitsch, ma a noi non sembra.
In realtà, come si vede nella foto, ci sono due cascate principali: quelle dal lato statunitense (in primo piano nella foto) e quelle dal lato canadese, con la tipica forma a ferro di cavallo, che vedete meglio in questa immagine. Le cascate canadesi sono unanimemente considerate le più ‘belle’, ma il luogo trae il suo fascino dal complesso degli elementi.
Molti turisti scelgono di vedere le cascate più da vicino. C’è chi preferisce salire sul battello Maid of the Mist per avvicinarsi il più possibile alla base delle cascate e comprenderne appieno la potenza (a tutti viene fornito un impermeabile di nylon, ma bagnarsi è quasi inevitabile e il vapore dell’acqua scrosciante impedisce di vedere alcunché). Sul lato canadese si può scendere con un ascensore alla base delle cascate e camminare lungo una sorta di tunnel, con davanti agli occhi l’impressionante muro dell’acqua che scende.
Tra i punti di osservazione privilegiati, ma a distanza, dal lato americano c’è il lungofiume all’interno del parco e la torre di osservazione eretta sulle rive del fiume. Dal lato canadese, lungo il Parco della Regina Vittoria si trova una piattaforma di osservazione. Ma il punto migliore per ammirare il panorama a perdita d’occhio è la Skylon Tower, una torre con un ristorante panoramico che ruota lentamente. Se non avete remore, potete anche salire su un elicottero e fare un tour indimenticabile della zona (qui i dettagli).
Dopo le cascate, vale assolutamente la pena di fare passeggiata nella cittadina di Niagara Falls, piena di aiuole curatissime e variopinte. Da non perdere anche il Butterfly Conservatory (sul lato canadese), una riserva di farfalle, dove vi trovate a camminare in una sorta di ambiente tropicale popolato da migliaia di splendide farfalle di ogni tipo, colore e dimensione, molte delle quali saranno stranamente disponibili a posarsi su di voi e lasciarvi scattare tutte le foto che desiderate!
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