La Foresta di Bialowieza: santuario della biodiversità tra Bielorussia e Polonia
Di Nicoletta A.La foresta di Bialowieza (chiamata in polacco Puszcza Bialowieza) è una regione coperta da foreste e ricca di paludi, situata lungo il confine tra Bielorussia e Polonia, una settantina di chilometri a nord di Brest. E’ particolarmente importante dal punto di vista scientifico perché rappresenta quanto resta della sterminata foresta che molti secoli fa si estendeva su tutta l’Europa. La Foresta di Bialowieza è stata per secoli la riserva di caccia dei re polacchi e oggi è patrimonio tutelato dall’UNESCO.
Nonostante le temperature estreme che in inverno arrivano anche a -40 °C, in questa regione si è sviluppata una sorprendente varietà di piante. Vi sono tra l’altro circa 3000 specie di funghi e una dozzina di orchidee. Nell’area centrale del parco, posta sotto stretta tutela, crescono gli alberi più grandi d’Europa: abeti rossi che possono raggiungere anche i 55 metri di altezza e frassini che superano i 40 metri.
Di grande interesse anche la fauna che popola il parco: qui si sono infatti conservate molte specie animali scomparse altrove, tra cui l’ormai rarissimo bisonte europeo. Questo grazie all’intervento del governo polacco che negli anni Venti del XX secolo iniziò ad allevare bisonti in cattività per poi reintrodurli nel loro ambiente naturale in questo parco. Verso la fine del XIX secolo, infatti, questo grande bovide selvatico, cugino europeo del più celebre bisonte nordamericano, era infatti stato quasi completamente sterminato. Anche i cavalli selvaggi, in un lontano passato diffusi in tutta l’Eurasia hanno trovato rifugio in quest’area protetta. Accanto a mammiferi rari come orsi, alci, lupi, linci e lontre, nel parco vivono oltre 220 specie di uccelli, tra cui la cicogna nera.
Commenta o partecipa alla discussione