La cattedrale di Reims e la regione dello Champagne
Di Daniele GrattieriSe avete la fortuna di disporre di un lungo weekend di vacanze alla fine di ottobre, abbiamo un itinerario suggestivo da proporvi. Cercate tra i voli low cost per Parigi di Opodo, poi noleggiate un’auto e viaggiate verso nord est, fino alla regione dello Champagne, a circa 150 chilometri dalla capitale. I colori autunnali dei vigneti più famosi del mondo, i profumi della terra umida e della fermentazione del mosto non vi deluderanno.
Il nostro tour partirà da Reims, la città oggi patrimonio UNESCO da cui iniziò la cristianizzazione della Gallia. Il monumento più visibile e ricercato è sicuramente la sontuosa cattedrale gotica di Notre-Dame che vedete nella foto, ed è proprio qui che furono incoronati i sovrani francesi tra il 988 e il 1825. Furono necessari più di cento anni per la sua costruzione, ma oggi essa presenta un’eccellente omogeneità stilistica. Delle sculture in pietra molto espressive decorano la chiesa e le vetrate restaurate sono un capolavoro di luce e colore. Le reliquie del vescovo Remigio di Reims, colui che convertì al cattolicesimo il re merovingio Clodoveo, sono conservate nell’abbazia di Saint Remi, risalente all’XI secolo. Nonostante i gravi danni subiti durante la I guerra mondiale, l’interno della collegiata non ha perso nulla del suo splendore: alla stretta navata centrale del IX secolo segue un coro del primo gotico, mentre le finestre sono del XII secolo. Da non perdere anche il Palais du Tau, un tempo sede dei vescovi di Reims, che risale prevalentemente al XVII secolo. L’elegante città è anche la sede di alcuni dei più famosi marchi di champagne: Veuve Clicquot, Mumm, Ruinart, Taittinger, Pommery – le cui cantine sono visitabili al seguito di una guida locale, ovviamente con degustazione annessa. Particolarmente suggestivi i 18 chilometri di gallerie sotterranee scavate nelle cave di gesso di epoca gallo-romana del Domaine Pommery, in cui sono conservate più di 25 milioni di preziose bottiglie.
Altra tappa culturale importante è l’abbazia di Hautvillers, dove nel XVII secolo il leggendario monaco benedettino Pierre Pérignon scoprì nuovi e rivoluzionari modi per produrre lo champagne: scegliere una buona cuvée (ovvero assemblare solo i grappoli migliori delle uve chardonnay, pinot nero e pinot meunier) e controllare a dovere la fermentazione. Le sue spoglie riposano in una tomba di fronte all’altare maggiore della chiesa abbaziale. Nei pressi di Hautvillers, vera e propria culla dello Champagne si snodano i sentieri tra le colline, i boschi e i campi coltivati del dipartimento della Marne.
Terzo e ultimo appuntamento prima del ritorno, Epernay, una prosperosa città sotto le cui vie si dipanano 110 chilometri di cantine contenenti ben 200 milioni di bottiglie in fase di invecchiamento, quelle che vengono stappate per le occasioni più importanti della Storia che conta.
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