Itinerario in barca nelle Seychelles: un incanto paradisiaco

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Sul nostro pianeta esistono molti luoghi definiti, a torto o a ragione “belli come il paradiso terrestre”. Uno di questi incantati giardini è sicuramente l’arcipelago delle Seychelles, un gruppo di isole immerse nel sud dell’Oceano Indiano a nord-est del Madagascar, più o meno all’altezza del Kenya e circondate da acque cristalline, coperte da spiagge di sabbia dorata e ombreggiate da palme da cocco.

La principale si chiama Mahè, è un’isola di granito, con una settantina di spiagge di sabbia candida e una rigogliosa flora su colline e montagne. E’ la sede della capitale Victoria.

Da qui si può raggiungere in barca la vicina Baie Ternay, ideale per lo snorkeling e il diving. Ha la tipica conformazione granitica delle circa quaranta isole dette “Interne”, che si contrappongono alle “Esterne”, di conformazione corallina, quasi disabitate. L’unica spiaggia presente nella baia è difficilmente raggiungibile dal mare per via dei bassi fondali. Solo i barcaioli più esperti riescono a trovare una via tra i banchi di corallo per scendere a terra quando la marea è alta.

Poi si può proseguire via mare in direzione nordest fino all’isola di Praslin (che si pronuncia pralèn), la seconda per importanza nell’arcipelago, anch’essa piena luoghi paradisiaci e capace di regalare emozioni uniche. Una delle sue spiagge più famose è Anse Lazio, poco frequentata perché non semplice da raggiungere, neppure via terra – ma comunque una delle più suggestive dell’intero arcipelago. Anche un’escursione nell’entroterra di Praslin è interessante, ideale per chi ama trascorrere qualche ora in totale relax, a contatto con una natura rigogliosa e incontaminata. Da vedere anche il porticciolo di Baie Sainte Anne, con il suo andirivieni continuo di barche da pesca che escono e rientrano dalle battute.

Da Praslin ci sono almeno due escursioni importanti, la prima è quella per Curieuse Island, un’isoletta di soli 3 chilometri quadrati, coperta di massi di granito e foreste di mangrovie. Un’isola disabitata, ma famosa per la massiccia presenza di tartarughe giganti (salvaguardate da uno speciale Centro di protezione) che attirano moltissimi turisti e studiosi. Sono circa 700 gli esemplari in libertà, seminascosti tra la folta vegetazione tropicale. Il parco marino di Curieuse Island è un luogo magico dal mare verde smeraldo, dove il vento ha modellato nel corso di millenni le grandi rocce di granito che cingono la baia. Proprio le immagini che sempre vediamo immortalate nei dépliant turistici, ma qui sono assoluta realtà.

La seconda escursione da Prasiln ci porta invece nella Vallée de Mai, patrimonio UNESCO dove cresce spontaneamente la rarissima palma del coco de mer.

Sulla costa orientale dell’isola di Praslin si trova un altro gioiello turistico: Anse Volbert, anche nota come la Cote d’Or, un esempio classico della bellezza delle Seychelles, dove la bellezza della natura si unisce alle possibilità di divertimento: il massimo per un vacanziere. Proprio di fronte ci sono due isolotti, quello roccioso di Saint-Pierre e quello di Chauve Souris, con un piccolo resort di gran lusso costruito nel pieno rispetto dell’habitat naturale, tanto che le sterne bianche (uno degli emblemi delle isole), hanno deciso di continuare a nidificare qui, nonostante la presenza umana.

A poche miglia da Praslin si trova la terza isola per importanza: La Digue, le cui due spiagge più famose sono la Grande Anse, sulla costa sud, frequentata soprattutto dai giovani e l’Anse Source d’Argent, così bella da aver reso famosa l’isola in tutto il mondo.

Il nostro girovagare sulle isole granitiche si conclude con il ritorno alla base sull’isola di Mahè, sulla spiaggia di Beau Vallon, una delle più rinomate in assoluto. Davanti ad essa ogni mattina all’alba si compie il rito della pesca con la rete, volta alla cattura dei pesci di piccoli dimensioni che vivono nella zona della barriera corallina. Ogni mercoledì sera, invece sul lungomare si tiene il Bazar Labrine, in cui moltissime persone si intrattengono insieme per chiacchierare e mangiare: un’occasione da non perdere per trascorrere la serata all’insegna della semplicità e per assaggiare gli squisiti cibi della tradizione creola seicellese.


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