Il Tempio della Fortuna Virile e di Ercole Vincitore a Roma

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Il Tempio della Fortuna Virile e il Tempio di Ercole Vincitore passano spesso inosservati durante gli itinerari turistici che interessano la nostra capitale.

Seppure di piccole dimensioni, costituiscono un importante esempio dell’incontro tra la cultura artistica romana e quella greca.

Sorgono entrambi nell’area del Foro boario, sulle rive del Tevere e non lontano dalla chiesa di Santa Maria in Cosmedin, sede della celebre “Bocca della Verità”.

Il primo (nella seconda foto sotto), costruito nel I secolo a.C. è uno dei meglio conservati del periodo in quanto, in epoca medievale, è stato convertito nella chiesa di Santa Maria Egiziaca. Giunto praticamente intatta fino al Novecento e successivamente liberato di queste strutture annesse, si presenta oggi come un elegante tempietto ionico con quattro colonne sul fronte. Sui lati maggiori ci sono cinque semicolonne addossate alle pareti della cella.

Il secondo (in alto), risalente alla fine del II secolo a.C., testimonia ancor più del precedente l’adozione di stilemi di derivazione greca. Si tratta di un tempietto a pianta circolare con colonne corinzie. In origine la copertura era costituita da una cupola; attualmente a coronamento dell’edificio si trova un tetto conico che schiaccia la struttura nascondendo anche i capitelli.


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