Visita al Mercato Esquilino di Roma
Di Daniele GrattieriIl XV rione di Roma, appena fuori dal centro storico, è noto per ospitare la Basilica di Santa Maggiore, la Stazione Termini e la Porta Maggiore. Ma non solo.
Qui si trova l’Africa, l’India, il Sud America, la Thailandia e tutti quei posti esotici che tanto ci attirano e che sono tanto lontani – ma solo dal punto di vista geografico. Infatti, al Mercato Esquilino potete avere tutto il mondo a portata di metro. O di bici, o di una bella passeggiata (la macchina no, lasciatela a casa!).
Conosciuto anche come Mercato di Piazza Vittorio per la sua ubicazione, qui si trova un crogiolo di lingue, di profumi, di colori e sapori che vi farà sentire in viaggio mentre ve ne state entro le mura della Città Eterna. Questo non solo per i prodotti che potrete trovarvi, ma anche per la gente che vi sta attorno, ognuno proveniente da un luogo diverso, ognuno con una storia da raccontarvi.
Entrate nello spirito della contrattazione, perché qui è di casa! D’altronde fa parte dell’animo mercante, ed essendo poi questo un luogo molto particolare, tanto vale calarsi appieno nella parte! Potrete addirittura vedere studenti della facoltà di lingue orientali dell’Università Sapienza, che condividono parte della struttura, applicarsi ai propri studi su libri e libroni – insomma tutto sembra incastrarsi perfettamente!
Girate tra i 130 banchi del mercato, e non lasciatevi intimorire da tutti quegli ortaggi o quella frutta così strani, o dai cubetti di meduse e dai pesci ancora vivi che sguazzano nelle vasche. Placate la vostra curiosità e mettete a tacere tutte le domande che vi potrebbero saltare in mente, chiedendo semplicemente al mercante che cosa siano, ma soprattutto come si mangino (i quesiti più gettonati), e se leggete un ‘kabul-fiori’, andate un po’ a intuito!
Se poi così non doveste averne comunque abbastanza, non scordatevi di girare per i banchi di abbigliamento ed accessori, a colmare i vostri occhi di colori, e le vostre mani di tessuti e pellame. Resterà la spensieratezza di chi è appena tornato da un viaggio multietnico!
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