I monasteri di Meteora, stupende perle della Grecia continentale
Di Nicoletta A.Se c’è un paese che ora ha bisogno della nostra solidarietà, anche come turisti, è la Grecia. Perciò, non appena scioperi e turbolenze sociali saranno terminati e la stagione sarà più propizia, perché non approfittarne per visitare qualcosa di bello nel paese che è stato la culla della civiltà occidentale. I voli low cost per Atene non mancano e costano poco. E poi, una volta atterrati nella capitale, noi vi consigliamo di noleggiare un’auto e dirigervi verso nord, nel cuore del continente, verso il bassopiano della Tessaglia, precisamente nella cittadina di Kalambaka, nei cui pressi si trovano i monasteri di Meteora, uno dei più preziosi patrimoni tutelati dall’UNESCO nel paese ellenico.
Meteora è un nome pregnante, che significa ‘sospeso a mezz’aria’. Infatti i monasteri sono costruiti su formazioni rocciose dalle forme insolite, alte e ripide come torri, che si elevano fino a 300 metri di altezza e costituiscono uno spettacolo mozzafiato. La loro storia iniziò nell’XI secolo, quando taluni eremiti si ritirarono in questi luoghi per cercare la presenza di Dio lontano dalle occupazioni secolari. I primi monasteri sorsero nel XIV secolo, ma il massimo splendore fu raggiunto nei secoli XV e XVI, in cui le comunità “sospese nell’aria” erano ben ventiquattro. Oggi solo sei Meteore sono ancora abitate, mentre di alcuni degli altri monasteri rimangono delle rovine.
Il monastero situato più in alto è quello di Megalo Metéoro (o Gran Meteora), fondato verso il 1360. Qualche anno dopo gli vennero concessi particolari privilegi che ne aumentarono l’importanza, tanto che, a partire dal 1490, da esso dipendevano tutti gli altri monasteri.
Le mura del monastero Agios Nikolaos, fondato verso la fine del XIV secolo, si ergono su tre livelli diversi. Esso contiene dei preziosi affreschi tardobizantini eseguiti nel 1527 dal monaco e pittore cretese Teofane.
Il monastero di Varlaam prende il nome dall’eremita che nel XIV secolo aveva eretto una chiesa nello stesso luogo, poi ricostruita nel XVII secolo. Varlaam si può raggiungere mediante un ponte ed è stato riconvertito in un museo che ospita i preziosi tesori dei monasteri che lo circondano.
Il monastero di Roussanou è molto piccolo e abitato da suore. Sembra una versione rimpicciolita di Varlaam, con una chiesa ottagonale. Anch’esso è raggiungibile mediante un ponte costruito alla fine dell’800.
Al monastero di Agia Triada (1438) si arriva salendo 130 gradini. Splendida la chiesetta al suo interno, con un grazioso giardino annesso al convento.
L’ultimo dei sei è il monastero di Agios Stefanos, che secondo la tradizione fu fondato da un eremita di nome Iérémias verso il 1191. Possiede due chiese, una delle quali costruita nel 1798 sul modello delle chiese del Monte Athos.
Inutile dire che dai monasteri delle Meteore si gode di una splendida vista che giunge fino alla pianura della Tessaglia. Infine, una curiosità: lo sapete che le scene finali della pellicola Agente 007 – Solo per i tuoi occhi sono ambientate in uno di questi monasteri? In effetti, la suggestione del luogo è unica nel suo genere.
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