Un giorno ad Asti: che cosa vedere (e quando tornare)
Di Nicoletta A.La città di Asti, situata sulla riva del Tanaro e sulle ultime propaggini delle verdi colline del Monferrato in Piemonte, ha molto da offrire al visitatore sotto ogni profilo: storico, culturale, enogastronomico.
Vanta una storia molto antica, risalente ai tempi di Augusto quando si chiamava Hasta; nel IV secolo divenne ducato longobardo, poi passò ai Franchi come contea, fu riconosciuta libero Comune nel 1159 da Federico Barbarossa e nei secoli seguenti fu contesa da varie signorie, tra cui i marchesi di Monferrato, i Visconti e gli Orléans.
Il centro storico di Asti ha una pianta ellittica e un aspetto tipicamente medievale, con strade strette e tortuose. Tutti i monumenti più importanti sono racchiusi entro la cerchia delle mura; non sarà difficile intuire perché Asti è detta “la città delle cento torri”, anche se non tutte sono rimaste in piedi. Tra quelle che ancora esistono ricordiamo la Torre Troiana (così chiamata dal nome della famiglia) la Torre Rossa (romana nella parte inferiore poligonale e romanica in quella superiore coronata da archetti), la Torre dei Comentini (con cinque piani di monofore e merlatura ghibellina praticamente intatta), e la Torre dei Guttuari (a pianta quadrata mozza).
Sono di epoca romanica il battistero di San Pietro – anche detto “La rotonda”, per via della pianta centrale sormontata da un tiburio ottagonale – risale al XII secolo.
Magnifica la Cattedrale, costruita tra il 1309 e il 1354 in stile gotico, la più grande del Piemonte in questo stile. Sulla facciata presenta tre portali dalla profonda strombatura. Sul fianco destro si trova un portale realizzato secondo il gusto gotico fiorito; tardoromanico è invece il campanile, edificato nel 1266.
Altra chiesa degna di nota è la collegiata di San Secondo (secoli XIII-XV), dedicata al patrono della città (nella foto la vedete in primo piano). Il campanile romanico e le magnifiche decorazioni gotiche ne fanno il punto di riferimento cittadino e uno dei più interessanti monumenti piemontesi. Risale invece al periodo barocco la Chiesa di Santa Caterina, con un’interessante pianta ellittica.
Il resto della città deve molti palazzi del Cinquecento e del Settecento, quasi tutti progettati dall’architetto Benedetto Alfieri e alla sua scuola. Tra questi, sull’omonimo corso, il Palazzo Alfieri, in cui nacque il poeta e tragediografo Vittorio Alfieri nel 1749. Sempre a Vittorio Alfieri è dedicata la grandiosa piazza dalla insolita pianta trapezoidale dove si trovano un monumento al poeta e dei bei portici aperti al passeggio.
Qual è il periodo migliore per visitare Asti? Qualsiasi stagione ha il suo fascino, ma per chi ama gli eventi, forse l’autunno è il periodo più raccomandabile. L’appuntamento per il più golosi è il Festival delle sagre, che ha luogo ogni seconda domenica di settembre. Per gli amanti del vino, dal secondo venerdì alla terza domenica di settembre di ogni anno si svolge la rassegna enologica La Douja d’Or (non dimentichiamo che in questa provincia vengono prodotti molti straordinari vini DOC come Barbera, Grignolino, Freisa, Dolcetto, Malvasia, Moscato). Ma l’evento più folkloristico e quello che ha origini più antiche è sicuramente il Palio, che si svolge ogni anno la terza domenica di settembre. È una tradizione che risale al XIII secolo, una gara di cavalli cavalcati senza sella e senza staffe, che rappresentano i 21 borghi e che si svolge tra sfilate, suggestive cerimonie di sapore medievale e variopinti spettacoli di sbandieratori.
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